Tutto su Nicola Savino: dall’incidente in cui perse un dito, alla vita privata!

Tutto su Nicola Savino: dall’incidente in cui perse un dito, alla vita privata!

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul conduttore Nicola Savino: dalla vita privata all’incidente in cui perse un dito, passando per la sua carriera!

Nato il 14 novembre 1967 sotto il segno dello Scorpione, Nicola Savino è una delle voci più note della radio e uno dei volti più conosciuti del piccolo schermo italiano. Sapevi, però, che ha una singolare passione per i tram? E sapevi che gli manca un dito? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul conduttore televisivo e sulla sua carriera, passando per il suo secondo matrimonio e la sua vita privata!

Chi è Nicola Savino? La biografia

Nicola Savino, nato a Lucca, è figlio di due genitori del sud (mamma era di Cosenza e papà di Foggia) trapiantati a Milano; ha iniziato in radio, che rimane la sua più grande passione, a soli 16 anni, ed è poi approdato in trasmissioni come Le Iene e Quelli che il Calcio.

Come ha avuto origine questo grande amore per la radio? Suo papà, che lavorava tantissimo, quando tornava tornava era sempre carico di radio, che acquistava da tutte la parti del mondo. Lui, da bambino, le ascoltava sperando sempre scorgere la voce di papà.

Nicola Savino

La sua infanzia è stata segnata da un brutto incidente, che lo colpì quando aveva solo sette mesi. “Per un calo di peso mi ricoverarono in ospedale. (…) Nel cambiare la flebo, con una forbicina, invece di tagliare solo la garza l’infermiera mi tagliò anche il dito. Cercarono di riattaccarmi il dito ma non ci riuscirono”, ha raccontato Savino a Verissimo.

Ha la passione per i tram e, per il resto, Nicola è un grande appassionato di sport, come si può intuire facilmente dal suo profilo Instagram! Si è rimesso in forma prima di compiere 50 anni: “Ho anche perso 9 chili: mi erano spuntate le tette“, raccontò al Messaggero.

La vita privata di Nicola Savino: moglie e figlia

Nicola Savino si è sposato due volte. La prima volta era giovanissimo, aveva solo 24 anni, e divorziò poco tempo dopo. Quel desiderio così precoce di creare una famiglia è forse dovuto al fatto che i suoi genitori si separarono nel 1984, quando lui non era ancora maggiorenne. “Loro non hanno fatto, secondo me, una buona famiglia e ho deciso di farla io. (…) non andò bene. Bisogna ponderarle le scelte. Il vero amore folgorante a quella età accade di rado”, dichiarò in un’intervista al programma tv Sottovoce.

Nel 2009, invece, sposa in secondo nozze Emanuela Suma, che gli aveva già dato la sua unica figlia, Matilda. Nicola ha deciso di sposarsi dopo 10 anni insieme alla sua Emanuela, memore della prima esperienza finita male e sono una delle coppie più affiatate e longeve dello spettacolo.

Nicola Savino e Manuela Suma

Nicola Savino e la figlia

Nicola, con sua figlia Matilda, ama andare in vespa. Un tempo la accompagnava a scuola tutte le mattine ma crescendo la piccola ha pregato mamma e papà di lasciarla andare da sola.

Non è facile avere un’altra (piccola) donna in casa, che è pazza di Grey’s Anatomy – e di Patrick Dempsey. “Perdo la pazienza ogni tanto, e ho quasi sempre torto perché bisognerebbe essere fermi, decisi, ma mantenere la calma“, ha ammesso a Vanity Fair.

Chi è la moglie di Nicola Savino, Manuela Suma?

Di Manuela Suma non sappiamo moltissimo, se non che lavora come costumista per diversi programmi tv. Sposati dal 29/05/2009 Manuela e Nicola sono una coppia molto riservata.

Per il compleanno di sua moglie, Nicola le ha organizzato una festa a sorpresa: “Mi ha bendato, ha riunito tutti gli amici e mi ha fatto trovare Marco Masini, il mio cantante preferito di quando ero ragazza, seduto al pianoforte”, ha raccontato la Suma a Vanity Fair.

3 curiosità su Nicola Savino

-Ha due sorelle, molto amorevoli. Vista la differenza d’età – loro sono più grandi – però, durane la sua infanzia e adolescenza non è riuscito a costruire un rapporto stretto con loro.

-In TV ha iniziato come autore e fonico, ed è sempre stato un gran burlone: amava “far impazzire i fonici della Rai facendo l’imitazione del fischio“, ha raccontato a Sottovoce.

-Tifa Inter.

La carriera di Nicola Savino

Quella di Savino per la radio è una vera e propria ossessione: ha iniziato a lavorare nel 1984 nella emittente locale Radio Sandonato, ma passò tutto l’anno della terza liceo a dormire con la radio accesa; lo bocciarono, ma trovò la sua vocazione e una professione.

La sua carriera, oltre che in radio, è andata avanti parallelamente nelle discoteche. Nel frattempo ha cominciato a contattare altri network radiofonici importanti, cercando di offrire il proprio lavoro come regista. Il suo intento era quello di ottenere un posto fisso per poter fare contenta la madre.

La prima radio importante a rispondere alla sua richiesta di lavoro fu proprio Radio Deejay, che all’epoca aveva solo sette anni di vita. Savino fu assunto come regista per W Radio Deejay, un programma condotto allora da Marco Baldini e da Fiorello.

Dopo un anno di lavoro lontano, a Radio Capital, tornò a Radio Deejay dove Linus, nella trasmissione Deejay chiama Italia, cominciò spesso a interpellarlo come Uomo della strada (UDS). Il grande successo di questi botta e risposta tra lui e Linus gettarono le basi della enorme popolarità di Nicola Savino.

Dopo aver militato a Le Iene per molti anni come voce fuori campo, comincia a condurre programmi su Sky, fino ad approdare poi in Rai con Quelli che il Calcio. La televisione, però, per lui è un effetto collaterale: “Ho cominciato come autore e ho fatto per molti anni il fonico“, disse a Sottovoce.

Nel 2020 gli è stata affidata la conduzione di L’altro Festival, il programma in onda su RaiPlay dopo ognuna della puntate di Sanremo. È stato però accusato da Elisabetta Gregoraci di aver imposto di non averla al suo fianco. Secondo la showgirl tutto sarebbe riconducibile alle posizioni di destra dell’ex marito

Nel 2022 diventa l’opinionista ufficiale de L’Isola dei Famosi, in coppia con Vladimir Luxuria, con la conduzione di Ilary Blasi.

Quanto guadagna (e dove vive) Nicola Savino?

Interrogato sui suoi guadagni a Quelli che il calcio da Gioia, in un’intervista di qualche anno fa, ripose: “Non mi va di dirlo. Guadagno meno dei pari ruolo di qualche anno fa. Crisi vuol dire meno guadagni, ma anche più opportunità. Io lavoro perché sono bravo, però è anche vero che per motivi economici si sono liberati degli spazi. Come in Serie A. E quindi…“.

Sappiamo che vive a Milano; della città ama particolarmente Piazza del Duomo – dove fa jogging al mattino – e una zona tra via Torino e corso Magenta – dove sogna un giorno di comprare casa, come raccontò a I Milanesi.