Scopriamo la storia dei genitori di Nancy Brilli, dalla mamma scomparsa quando era piccola al difficile rapporto con il padre…
La storia della famiglia di Nancy Brilli segnata dalla morte della madre e dal rapporto con il padre, che la stessa attrice ha raccontato nel corso di alcune interviste che hanno offerto un ritratto della sua vita tra biografia, privato e curiosità.
Genitori di Nancy Brilli: la biografia
Nancy Brilli, straordinaria attrice con una carriera brillante nel firmamento dello spettacolo italiano, ha parlato spesso della sua famiglia e dei genitori svelando il dolore per aver perso la mamma, morta quando lei era una bambina.
Nancy Brilli è nata nel 1964 e al Corriere della Sera aveva raccontato la genesi del suo nome: “Mia madre, da ragazza, studiava inglese da una suora australiana che si chiamava Nancy. Quando poi si è sposata e nacqui io, andò a trovarla e le suggerì con affetto di chiamarmi proprio Nancy. Ma quando con mio padre andarono all’anagrafe per registrarmi, l’ufficiale non aveva capito come si scriveva il mio nome e scrisse ‘Nenzi’. I miei genitori gli fecero notare l’errore e lui rispose scocciato: “A ‘sta regazzina je dovete trova’ un nome facile da scrivere e da pronuncia’”. E venne fuori Nicoletta, ma il mio primo nome è Nancy“.
Genitori di Nancy Brilli: la vita privata
Non si conosce molto della vita privata dei genitori di Nancy Brilli oltre ciò che la stessa attrice ha raccontato durante alcune interviste.
Sappiamo che la madre è venuta a mancare quando lei era aveva appena 10 anni, a causa di una malattia.
“Prima della sua scomparsa – aveva rivelato al Corriere – eravamo una famigliona, poi il vuoto assoluto, non c’era più nessuno a darmi una carezza. Ho vissuto la sua morte come se fosse avvenuta per colpa mia, non l’ho accettata, un blocco totale“.
Con il padre, rimasto vedovo, Nancy Brilli ha avuto un difficile rapporto di cui ha parlato a Verissimo: “Era molto preso dal suo lavoro, però c’eravamo anche noi, io e mio fratello, aveva avuto questo grande dolore e l’ha affrontato come ha potuto. Mi disse ‘Io dovevo sopravvivere’. Mio padre non se n’è andato, però non c’era e questo ha fatto sì che molto spesso, nella mia vita, io ricreassi quel loop di cercare un uomo che poi non c’è. Fortunatamente è un nonno carino. Sono stata molto arrabbiata con lui, molto offesa, molto addolorata, ma su quello che è stato non si può fare niente. È veramente carino e bravo con i nipoti, prendiamo quello che c’è di buono adesso, questo porta buoni frutti. Se mi ha chiesto scusa? Diciamo che non è un suo talento, ne ha altri, è molto spiritoso, molto simpatico, ma a chiedere scusa non è capace“.