Nada Cella: nuovi elementi grazie alla testimonianza di un prete

Nada Cella: nuovi elementi grazie alla testimonianza di un prete

Un sacerdote sta collaborando con la Procura di Genova per il caso Nada Cella, la ragazza uccisa nel 1996 nello studio del commercialista dove lavorava. Ecco gli sviluppi.

Qualcosa sta cambiando nel caso Nada Cella: dopo l’audio di una testimone che vide uscire dal palazzo del commercialista Marco Soracco la donna indagata, Annalucia Cecere, ora un prete sta collaborando con le autorità.

A quanto pare dai nuovi risvolti, il sostituto procuratore Gabriella Dotto, a capo della nuova inchiesta, ha convocato una decina di sacerdoti che sembra fossero a conoscenza dei fatti che avvennero a Chiavari, quel lontano giorno del 1996. Uno di questi preti sta collaborando, dando nuovi indizi da mettere insieme per risolvere questo caso lungo 25 anni.

In attesa degli esami del DNA fatti sulle macchie di sangue trovate sul motorino della Cecere, questi nuovi elementi darebbero la possibilità di scoprire qualcosa di più sul delitto Nada Cella, segretaria dello studio di commercialista di Soracco trovata in fin di vita proprio in quelle stanze.

La soluzione sempre più vicina?

Come sappiamo, in queste settimane è venuta fuori una registrazione audio di un’importante telefonata, quella fatta da una donna testimone dell’uscita di Annalucia Cecere dal palazzo del Sarocco. Quella sera, infatti, la donna ha visto che Annalucia è uscita tutta sporca, che nascondeva qualcosa sotto la sella del motorino.

Il sospetto è che quella testimone si trovasse proprio in un convento li vicino, dove all’epoca vennero messe delle microspie per intercettare eventuali testimonianze. La testimonianza di questo prete, ora, riuscirà a dare una soluzione definitiva? Staremo a vedere.

Intanto la mamma di Nada, Silvana Smaniotto, attende giustizia speranzosa dopo 25 anni di sapere cosa successe quel giorno alla sua amata bambina.