Che cosa significa essere un’artista indie in italia? Ecco da dove si è partiti e quali sono le caratteristiche principali per potersi definire tale.
Non è facile dare una definizione di musica indie in Italia oggi. Una cosa, però, è certa: con l’avvento dello streaming (Spotify e YouTube su tutti) ha preso il via una nuova era di cantautori che, dal basso, hanno creato, più o meno consapevolmente, un vero e proprio movimento che ha dato una svolta ad un mercato discografico.
Già, è proprio così: secondo molti, infatti, il mondo della musica italiana era stato affossato, almeno secondo il pensiero di alcuni esperti del settore come Red Ronnie, dalle case discografiche, che per moltissimi anni hanno puntato tutto sugli artisti usciti dai talent: bellissime voci che, tuttavia, non hanno mai fatto presa sul pubblico, senza una vera e propria identità, con musica e testi scritti da altri, solitamente autori sotto contratto con le major.
I musicisti indie in Italia, invece, hanno dato una svolta a tutto questo mondo. Vediamo qualche caratteristica per potersi definire tali e, soprattutto, alcuni esempi.
Musica indie in italia: alcuni esempi
Non è facile trovare una definizione univoca di “artista indie”. Possiamo tuttavia pensare che sia un cantautore che, partito dal basso e con una piccola casa discografica alle spalle (ma non è necessariamente così), si fa strada nel mondo della musica grazie alle proprie canzoni attraverso il web ed il passaparola.
I cardini di questo movimento, almeno in Italia, sono sostanzialmente due, i quali sono stati definiti “i padri dell’indie“, in grado di dare il via, più o meno consapevolmente, al genere dell’indie pop.
Il primo è Niccolò Contessa, conosciuto con lo pseudonimo de I Cani, mentre il secondo è Giuseppe Peveri, in arte Dente, i quali hanno paradossalmente, forse, raccolto molto meno, in termini di popolarità, rispetto a tanti altri cantanti ben più in voga, in grado di riempire i palazzetti e gli stadi.
Ce ne sono, tuttavia, tanti altri che in questi ultimi anni hanno avuto davvero tantissimo successo: basti pensare a Gazzelle, Calcutta, i Canova, gli Ex-Otago e tanti altri.
Ci sono, poi, dei cantanti indie che ormai non possono più essere definiti tali, in quanto hanno fatto il salto, almeno nel pensiero comune, nel mondo più mainstrem. Due nomi su tutti sono i Thegiornalisti (ora solo Tommaso Paradiso) e Lo Stato Sociale, i quali dopo la loro partecipazione al Festival di Sanremo 2020, almeno per i loro primi fan, non sono più “quelli di una volta”.
Insomma, il confine, soprattutto oggi, è davvero labile e c’è chi pensa che l’indie pop sia il nuovo mainstream: è davvero così?
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