È morto Piero Angela, l’uomo che amava e divulgava la scienza

È morto Piero Angela, l’uomo che amava e divulgava la scienza

Si è spento il 13 agosto 2022 Piero Angela e l’Italia intera piange l’uomo che, con il suo smisurato intelletto, divulgava la scienza facendocela amare.

Ci ha lasciati per sempre Piero Angela, uno degli uomini più carismatici e colti del nostro Paese. Il suo contributo alla scienza e alla divulgazione del sapere rimarrà impresso nei cuori dei suoi fan. Con Super Quark ha insegnato a molti quanto la scienza sia importante ed è così che vogliamo ricordarlo, seppure il vuoto che lascia è immenso.

Alberto Angela ha comunicato via twitter il triste annuncio.

Chi era Piero Angela?

Nato a Torino, il 22 dicembre 1928, Piero Angela ci ha tristemente lasciati. È stato uno dei divulgatori scientifici più amati della TV: la sua carriera iniziò come cronista in radio, per giungere al piccolo schermi solo successivamente.

Piero Angela

La sua famiglia lo educò trasmettendogli i valori della cultura piemontese, della musica e dell’arte. Fin da piccolo si dimostrò appassionato in tutto ciò che faceva. A dispetto di ciò che si crede, non era uno studente modello: strano a dirsi eppure più volte raccontò che la scuola, per lui, era fin troppo noiosa!

Divenne quello che conosciamo tutti, un divulgatore scientifico, nel 1971 e da allora ne fece di strada. Divenne uno dei volti più noti nel mondo della scienza e fu amatissimo della TV italiana. Pensate che ad una specie di molluschi venne dato il suo nome: era la Babilonia Pieroangelai.

Piero e Alberto Angela, l’amore per il sapere

La famiglia Angela è nota per la divulgazione del sapere. Il figlio Alberto scelse storia e arte, mentre il compianto padre la scienza. Lavorarono insieme, ma Piero dichiarò, in un’intervista rilasciata a Nuovo, che se fosse stato per lui non l’avrebbe mai fatto.

Le sue parole furono: “Se fosse venuto a lavorare con me avrebbero aperto il tiro al piccione contro di lui e contro di me. Come si poteva fare? Mi venne incontro il vicedirettore di Raiuno, Andrea Melodia, facendomi notare che mio figlio collaborava con varie reti televisive e quindi, da libero professionista, avrebbe potuto lavorare anche con me. Insomma non ci fu alcuna assunzione e Alberto collaborò a Superquark solo perché era bravo: ci conveniva usarlo“.

Nonostante amasse molto il figlio, non si faceva chiamare da lui papà, ma bensì Piero, gli piaceva avere un rapporto di lavoro alla pari con Alberto.

Una volta appresa la notizia, il mondo dei social e della TV ha espresso il proprio dolore per il grande uomo di scienza che ha contribuito a far amare la scienza a molte generazioni. La sua morte lascerà un vuoto difficile da colmare.

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