Si è spento Cesare Zambon, il bambino affetto da una malattia genetica che lo aveva reso cieco. L’addio della mamma Valentina Mastroianni.
La storia di Cesare Zambon è un chiaro esempio di come la forza d’animo e l’amore possano trascendere le avversità imposte da condizioni di salute sfavorevoli. Cesare, un bambino la cui vita è stata segnata dalla neurofibromatosi, ha insegnato al mondo una lezione di vita attraverso il suo modo unico di interagire col mondo, affiancato dal suo inseparabile labrador nero, Joy.
L’addio della mamma Valentina Mastroianni
“Sei libero Ceci. Tu sei sempre stato di un altro pianeta. Mio piccolo principe”. Con queste parole la mamma di Cesare Zambon, il bambino affetto da neurofibromatosi, ha dato addio sui social al suo bambino, morto venerdì 21 febbraio.
“Ciao Cece del mio cuore, sei stato coraggioso, senza paura, fino alla fine. Circondati dal nostro amore, grazie agli angeli del guscio, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente”. E continua: “Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far sì che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome”: scrive Valentina Mastroianni.
La malattia di Cesare Zambon
La malattia ha portato via a Cesare a soli 18 mesi la vista, ma è riuscito ad esplorare ogni particolare della vita con una sensibilità straordinaria, capace di percepire ciò che molti occhi non riescono a vedere. Questo bambino speciale ha trovato in Joy, un labrador nero che più di un semplice animale domestico, è stato il suo compagno di vita, la guida in un’esistenza piena di sfide.
La decisione di introdurre Joy nella vita di Cesare è stata presa dai genitori quando è stato chiaro che le opzioni terapeutiche contro la sua malattia si stavano esaurendo. Joy non solo ha portato gioia e compagnia a Cesare, ma è diventato una presenza costante che ha saputo offrirgli conforto e sostegno incondizionato.
L’insegnamento di Cesare Zambon
Cesare Zambon, sebbene non sia più fisicamente tra noi, lascia un messaggio di incoraggiamento e speranza. La vita, con le sue imperfezioni e sfide, riserva momenti di pura bellezza e felicità per coloro che scelgono di affrontarla con amore e coraggio. Il ricordo di Cesare, insieme al suo cane Joy, continua a vivere, divulgando la sua eredità attraverso le parole della madre Valentina e le numerose vite che ha toccato. La sua storia ci insegna a riconoscere e celebrare la bellezza in ogni aspetto dell’esistenza, anche senza l’uso degli occhi, ispirando atti di gentilezza che portano la sua luce in un mondo che ha disperato bisogno di veri esempi di forza d’animo e amore puro.