Morgan denuncia Selvaggia Lucarelli: “Violenza di massa contro di me”

Morgan denuncia Selvaggia Lucarelli: “Violenza di massa contro di me”

Nuovo capitolo del caso Morgan. Dopo le parole di Selvaggia Lucarelli e il boom contro l’artista, ecco la denuncia verso la penna graffiante.

Sta scoppiando un vero e proprio caso nel caso dopo le parole di Selvaggia Lucarelli in merito a Morgan e le vicende di stalking ai danni della ex, Angelica Schiatti. La penna graffiante è stata denunciata dall’ex Bluvertigo. A comunicarlo è stato proprio l’artista tramite un breve post sui social dove ha spiegato la sua decisione e nel quale, va detto, ha disabilitato i commenti dei seguaci per evitare ogni possibile risposta.

Morgan denuncia Selvaggia Lucarelli

Morgan

Come detto, la vicenda che riguarda Morgan e le accuse di stalking ai danni di Angelica Schiatti si sta sviluppando su più fronti. Chiamato in causa da Selvaggia Lucarelli nelle scorse ore, l’ex Bluvertigo ha deciso di denunciare la penna graffiante viste le reazioni fortissime nei suoi confronti: “Buongiorno a tutti, ho denunciato Selvaggia Lucarelli per aver costruito violenza di massa contro l’essere umano che io sono”, ha detto l’artista.

Nel breve post Instagram, Morgan ha aggiunto: “Io non sono incriminato di revenge porn ma di questo oggi vengo accusato da un popolo furioso che inneggia al rogo. Selvaggia Lucarelli ha parecchie condanne a differenza mia che non ne ho. Risponderà anche questa volta in tribunale della sua incitazione all’odio. Buona giornata”.

Il comunciato degli avvocati dell’artista

Nelle scorse ore, erano stati i legali di Morgan a parlare della vicenda cercando di fare chiarezza: “Il processo non è ancora iniziato: nulla è stato ancora vagliato e tantomeno provato; appare dunque scorretto presentare oggi verità assolute prima ancora della verifica dibattimentale: quello che è certo è che i vari magistrati che si sono occupati sino ad oggi della vicenda non hanno mai ritenuto di dovere applicare misure cautelari da codice rosso, evidentemente perché non hanno ravvisato alcun pericolo per la persona offesa, così come altrettanto certa è la presunzione di non colpevolezza, quale principio costituzionalmente garantito”, si legge nel comunicato degli avvocati dell’ex Bluvertigo.

E ancora i legali aveva fatto presente come il loro assistito era stato vittima di una serie di parole “gravemente offensive della reputazione e immagine personale, artistica e professionale del medesimo, con indebite ripercussioni sulla sua sfera privata oltreché pubblica, lavorativa, delle quali verranno interessate le autorità giudiziarie competenti”.