Morgan (di nuovo) contro Marco Mengoni: “Da quando fa il comico?”

Morgan (di nuovo) contro Marco Mengoni: “Da quando fa il comico?”

Morgan si scaglia contro la co-conduzione di Marco Mengoni al Festival di Sanremo. Dure parole contro il cantante.

Da poco si è conclusa la 74esima edizione del Festival di Sanremo, ma se ne continua a parlare. L’ultimo ad essere intervenuto è l’eclettico Morgan, personaggio controverso del panorama musicale che durante l’intervista a La Confessione di Peter Gomez si è scagliato contro Marco Mengoni.

Marco Mengoni, vincitore della 73esima edizione del Festival con il brano “Due vite”, è stato il co-conduttore di Amadeus nella prima serata del Festival di Sanremo 2024. Durante la serata non sono mancate gag, esibizioni e momenti esilaranti, ma lo spettacolo non ha incontrato il gusto di Morgan, che nel 2009 ha lanciato il cantante con X Factor

Morgan critica Marco Mengoni e il Festival di Sanremo

Durante l’intervista Morgan ha subito puntualizzato di non aver visto un singolo minuto del Festival di Sanremo, ma di aver solamente letto qualche notizia.

Marco Mengoni

Si è poi scagliato contro Marco Mengoni e la sua esperienza da co-conduttore: “Ho detto che canta bene, ma che non è un autore e che non ha una personalità brillante? Ok. Se potrebbe condurre il prossimo Festival di Sanremo? Oddio speriamo di no. Nel senso che è uno che canta bene, canta molto bene, ma essere autore è un’altra cosa”.

Morgan direttore artistico del Festival di Sanremo 2025?

Alla Domanda di Peter Gomez se volesse diventare il direttore artistico del prossimo Festival, Morgan ha risposto: “Non è che vorrei, è l’Italia che dovrebbe volerlo. A me piacerebbe come esperienza. Come regola sarebbe interessante quella di un autore a brano. Farei il bene dei cantanti”.

Infine, ha rivolto alcune parole al cantante Marco Mengoni: “A quel punto il nostro Marco Mengoni sarebbe connotato da un suo stile, invece di condividerne uno con tutti i suoi colleghi. Condividono uno stile. Sembra tutta una grande canzone con un lungo testo. Questo non è sano per il pluralismo”.