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Morbo di Parkinson, l’intelligenza artificiale consente una diagnosi precoce: lo studio

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La diagnosti del Morbo di Parkinson potrebbe fare un grande passo in avanti grazie all’intelligenza artificiale: ecco lo studio.

Buone notizie per quel che riguarda il morbo di Parkinson. Secondo uno studio recente condotto in America, l’intelligenza artificiale potrebbe essere di fondamentale importanza per una diagnosi precoce. In questo moto si potrebbe rallentare o impedire la comparsa dei sintomi.

Morbo di Parkinson: l’intelligenza artificiale consente una diagnosi precoce

Un gruppo di ricercatori della University of New South Wales di Sidney e della Boston University hanno condotto uno studio molto interessante sul morbo di Parkinson e l’intelligenza artificiale. Pubblicata sulla rivista specializzata Acs Central Science, la ricerca si propone di diagnosticare la malattia quando è in uno stadio precoce, rallentando o impedendo la comparsa dei sintomi.

Lo strumento messo a punto dagli studiosi si chiama Crank-Ms (Classification and Ranking Analysis using neural network generates Knowledge from mass Spectrometry) e consente di individuare il morbo di Parkinson decenni prima dalla comparsa dei primi fastidi. Questa patologia, infatti, è molto subdola. I sintomi, quali rigidità muscolare, resistenza ai movimenti passivi, tremore e disturbi dell’equilibrio, possono manifestarsi quando ormai la malattia si trova ad uno stadio avanzato e c’è ben poco da fare.

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Morbo di Parkinson: se andrà bene si potrà individuare con un esame del sangue

I ricercatori americani hanno applicato il Crank-Ms ad alcuni campioni di sangue raccolti da colleghi spagnoli all’interno dello studio Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition). Hanno selezionato 39 pazienti che hanno sviluppato il morbo di Parkinson e hanno utilizzato i loro dati per fornire una sorta di “training” all’intelligenza artificiale. In questo modo hanno individuato una serie di combinazioni uniche di metaboliti. Queste, forse, potranno servire come marker o segnali di una malattia latente in un futuro test diagnostico. Lo studio è di fondamentale importanza perché, ad oggi, non esistono esami utili ad individuare il Parkinson non genetico.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2023 16:32

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