Monete antiche: quali sono le più famose (e costose)?

Monete antiche: quali sono le più famose (e costose)?

Ecco quali sono le monete antiche più costose e importanti per il mondo del collezionismo, da dove provengono e quanto sono vecchie.

Quando si parla di monete bisogna distinguere dalla dicitura “vecchie” e da quella “antiche”, in quanto se si usano questi due aggettivi per indicarle si parla di di due categorie differenti. Le vecchie monete sono ad esempio le lire che usavano i nostri nonni e che ora si trovano in un cassetto, magari in soffitta o in cantina, mentre le monete antiche sono pezzi storici, usati magari nell’antichità dai romani ad esempio, o da altre popolazioni vissute diversi secoli fa. Ecco quali sono le più costose e rare!

Moneta antica: qual è la più costosa?

Diversamente dalle monete rare italiane, le monete antiche hanno un valore molto importante in termini economici. Infatti in questo senso, se prendiamo ad esempio di una particolare moneta, un dollaro statunitense, nello specifico da 1 dollaro del 1794 Flowing Hair, secondo diversi studi la prima coniata nei neonati Stati Uniti, si parla di un costo decisamente alto. Infatti l’esemplare è stato chiamato Green Contursi Cardinal ed è stato venduto per la cifra record di 8.506.000 dollari.

Monete antichissime: le più rare

Secondo Bolaffi, nella sua classifica delle monete antiche più preziose battute all’asta, un’altra moneta rara e antica è i 10 Scudi di Carlo Emanuele I di Savoia del 1610, che sono stati acquistati nel 2007 per una cifra di 222mila euro.

La moneta straniera rara più preziosa che è stata venduta dalla casa d’aste Bolaffi, invece, è stata l’1,5 Rubli per la Polonia di Nicola I di Russia, del 1838, per un valore 43.200 euro.

Invece per quanto riguarda le monete romane, un pezzo molto raro è il Sesterzio di Giulio Cesare, il cui valore può arrivare anche a 10.000 euro se le condizioni sono buone.

Infine, per quanto riguarda le monete greche antiche, un pezzo rarissimo è la Tetradracma Aeolis Kyme, coniato tra il 190 e il 145 a. C. Il suo valore può arrivare anche a 625 euro, se le condizioni sono ottime.