La moda dopo il lockdown diventa sostenibile

La moda dopo il lockdown diventa sostenibile

Durante la pandemia hanno preso sempre più piede gli shop online. Adesso la moda diventa sostenibile e più green. Molti puntano al comfort chic.

Il lockdown ha messo in ginocchio diversi settori tra questi anche quello della moda ne ha risentito in particolar modo. Si è visto, inoltre, che in piena pandemia, però, le persone non hanno rinunciato ai loro acquisti e così gli shop online hanno preso sempre più piede. Ma non è tutto. Durante il lockdown, inoltre, si è visto come in molti hanno cominciato ad acquistare tute per stare in modo confortevole in casa, senza rinunciare alla moda.

La moda dopo il lockdown

Il settore moda è in forte crisi a causa della pandemia? Inutile raccontare favole, purtroppo è così, anche se le cifre esatte su quali siano le reali perdite del settore non le conosciamo. Ma la maggior parte degli addetti ai lavori, però, ha deciso di mettere in atto tutte quelle strategie per ripartire e per non soccombere sotto la scure del coronovirus.

Ma quali sono stati i capi più venduti durante la pandemia? A rivelarlo è stato il report stilato da Lyst che ha visto come – a livello mondiale – in molti hanno deciso di acquistare un capo sportivo. Non solo tute, ma anche scarpe da ginnastica, magliette (ovviamente alla moda) e felpe.

Questo a dimostrazione del fatto che nonostante dovessimo stare tutti chiusi in casa le persone non hanno mai rinunciato all’attività fisica. Ma non è tutto. Secondo gli esperti, infatti, la moda cambia e vira verso il comfort-chic. Abbigliamento comodo sì, ma senza mai rinunciare alla moda.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/abiti-abbigliamento-vestiti-53319/

In arrivo capi meno inquinanti e riutilizzabili

Sembra, inoltre, che molti stilisti abbiano deciso di puntare su capi e collezioni più snelle che dovranno durare nel tempo. Anche la moda, insomma, diventa eco-sostenibile e così si punta a capi riutilizzabili e meno inquinanti.

Molti brand, infatti, hanno deciso di puntare alla moda sostenibile e quindi di abbandonare quello che in molti definiscono fast fashion, senza mai rinunciare alla qualità dei prodotti.