Spesso criticata per la sua troppa sincerità su certi temi, Micol Olivieri torna a parlare di turismo con uno sfogo condivisibile.
Le bellezze dell’Italia da vedere e rivedere. Quindi perché andare in vacanza all’estero? Di fatto, e in sintesi, è questa la polemica sollevata nelle ultime ore da parte dell’ex volto de I Cesaroni, Micol Olivieri. La donna, in vacanza tra la Calabria e Maratea, ha deciso di pubblicare alcune stories su Instagram per spiegare il suo pensiero e “bacchettare”, in un certo senso, gli italiani.
Micol Olivieri e le vacanze all’estero
Come detto, in queste ore la bella Olivieri ha voluto condividere alcune stories su Instagram per parlare di un tema molto importante di fortissima attualità: le vacanze. In particolare, l’ex volto de I Cesaroni ha sottolineato come in Italia ci siano tantissimi posti belli da visitare e, in questo senso, lei non si capacita di come in luoghi come Formentera, Ibiza e in Grecia ci siano davvero moltissimi italiani che hanno scelto di lasciare il proprio Paese per posti più esotici.
Lo sfogo
“Non voglio fare la vecchia di turno ma…”, ha esordito Micol. “Io capisco i ragazzi giovani, vanno lì a cercare i locali, ma non è quel genere di vacanza che mi interessa. Siamo stati a Formentera io e Cristian appena conosciuti, non ci è piaciuta, ci siamo anche annoiati. Ibiza ci siamo passati, sicuramente molto bella, Mykonos molto bella se non che ti fanno delle rapine. Qui (a Maratea ndr) il mare è belissimo, siamo stati al ristorante, bar, i prezzi sono ottimi, anche gli alloggi, si sta tranquilli e la cucina è stra buona”.
Successivamente, la Olivieri ha concluso il proprio sfogo in modo ancora più chiaro: “L’ultima cosa quando mi dite che viaggiare apre la mente. A rega’ a Mykonos, Formentera, Ibiza ci stanno più romani e napoletani che sotto casa vostra. Ma cosa aprite la mente? Non fatemi parlare. Aprite il quartiere di casa vostra…”, ha concluso l’influencer che sul proprio profilo Instagram sta spesso condividendo alcuni dei momenti di questi ultimi giorni in vacanza.