Michele Bravi rivela il suo desiderio di creare una famiglia con il suo attuale compagno. Adozioni e maternità surrogata? “È complicato”.
Il famoso cantautore Michele Bravi ha vissuto un lungo periodo lontano dalla musica, ma adesso è tornato più carico che mai, con spirito rinnovato e una grande voglia di mettersi in gioco. Ma non è solo nella musica che sta attraversando una fase di trasformazione, ma anche nella sua vita personale.
Infatti, in una profonda intervista al settimanale Oggi, Bravi si è aperto completamente rivelando quali sono i suoi sogni nel cassetto, tra cui quello di creare una famiglia. Con chi? Con il suo attuale compagno di vita. Ma ecco che cosa ha rivelato.
Michele Bravi vuole creare una famiglia
Nell’intervista, Bravi condivide il suo percorso, passando dal soprannome ingiurioso di “Michecca” dato dai bulli a una vita ricca di traguardi e sogni ancora da realizzare. Parlando del presente, Bravi svela di essere felicemente impegnato in una relazione da due anni con un uomo più grande di lui, rivelando una crescita personale che lo ha portato a coltivare un amore sano e appagante.
“Una storia bella, finalmente. Un tempo mi facevo prendere da relazioni tossiche, fusionali. Credevo fosse colpa degli altri, ma il problema ero io. Ho capito che l’amore va coltivato con cura, come le camelie. Che se il mio uomo mi dicesse addio dovrei essere pronto a lasciarlo andare” rivela il cantante.
Ma la coppia sogna di creare un giorno una famiglia: “un’idea ancora sfumata” spiega, perché “nel mio caso è complicato, significherebbe ricorrere all’adozione, alla maternità surrogata. Fino a poco tempo fa neanche mi passava per la mente, oggi è una domanda che mi faccio. E mi piace“.
Michele Bravi e la sua rinascita nel mondo della musica
Il 12 aprile uscirà il nuovo disco del cantautore. “Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi”, in cui ci sarà anche un duetto con Carla Bruni. Ma il nuovo album non è arrivato con facilità.
Il cantautore, infatti, ha rivelato: “Ho avuto un blocco, m’inventavo mille scuse. Finché ho letto un libro, La via dell’artista. 12 settimane di esercizi creativi, il primo: calarsi in un lavoro mai svolto. Ho scelto il sarto, giravo col metro in mano e prendevo le misure a chiunque. Ho provato pure la settimana da asceta, testimonio che stare in ginocchio sui ceci fa un male cane. Ma ha funzionato: ho scritto tutto in un mese e mezzo“.