Il cantante emoziona il pubblico con un monologo di apertura sull’importanza dell’ascolto, riferendosi velatamente anche al conflitto in Ucraina.
Michele Bravi apre con un discorso molto toccante, la puntata de Le Iene. Il suo monologo si sofferma sull’importanza dell’ascolto nei rapporti, la cui mancanza può generare conflitti, incomprensioni e, in senso più ampio, la guerra. Il riferimento al momento storico che si sta vivendo con l’invasione dell’Ucraina è sicuramente un tassello delle sue parole.
Il monologo di Michele Bravi
Come riporta Fan Page, ecco il monologo di Michele Bravi a Le Iene: “Quando ero bambino mi capitava di perdere la voce. Per questo ero molto silenzioso. Un giorno a caso incontrai una signora che mi disse ‘Tu perdi spesso la voce perché quando parli non ti senti ascoltato’. Io lavoro con la voce, sono un cantautore. Mi viene naturale trasformare le parole in canzoni, tutti ingenuamente vogliamo essere ascoltati. Tutti abbiamo bisogno che la nostra voce venga ascoltata. Quando ascoltiamo con l’intento di capire, scopriamo l’umanità di una persona. La mancanza di ascolto è pericolosa, è conflitto, è guerra. Eppure l’ascolto è contagioso, ci fa capire che anche siamo diversi, siamo così simili. L’ascolto rompe le catene dei conflitti. Possiamo anche costruire una nuova realtà, quella dell’ascolto, un dono specifico del genere umano. Esiste una ragione se abbiamo due orecchie e una sola bocca. Dovremmo ascoltare di più e parlare di meno.“