L’auto che stava trasportando le sacche di sangue bloccata nel traffico. Il medico Dante Di Domenico lascia la sala operatoria e corre a prenderle per salvargli la vita.
Era una mattina di novembre 2019 e il medico Dante Dino Di Domenico non avrebbe mai pensato che quel giorno sarebbe diventato un eroe: all’ospedale Federico II di Napoli, durante un’operazione molto complessa, il medico si è accorto che le sacche di sangue destinate alla trasfusione per il suo paziente tardavano ad arrivare. La macchina che doveva trasportarle era bloccata nel traffico all’interno della cittadella ospedaliera, senza possibilità di raggiungere in tempi brevi il padiglione nel quale stava operando.
Il Dott. Di Domenico decide di togliersi guanti e camice per correre fuori dalla sala operatoria e andare a recuperare quel sangue, correndo sotto la pioggia, così da poter salvare la vita al suo paziente rimasto sotto ai ferri.
“Mi sono spogliato ed ho detto che sarei andato a prenderle a piedi. […] Ho preso le sacche e sono tornato bagnato fradicio in sala operatoria” ha raccontato in un’intervista rilasciata a Il Corriere.
Medico eroe: recupera il sangue correndo sotto la pioggia
La vicenda, che potrebbe ricordare una puntata dei più famosi medical drama in circolazione, è accaduta a Napoli. Il protagonista della storia è l’urologo Dante Dino Di Domenico. Il medico quella mattina stava asportando un grosso tumore alla vescica ad un uomo di 60 anni.
In un’intervista rilasciata a il Corriere ha raccontato che l’uomo era: “cirrotico e con epatite, affetto anche da un grosso laparocele e da bronchite cronica. Altrove avevano preferito non operarlo, essendoci forti rischi di complicanze durante l’intervento“, ma nessuno del suo team al Federico II si è tirato indietro per salvargli la vita.
Durante l’operazione Di Domenico si è accorto che qualcosa non stava procedendo secondo i piani: “Siamo entrati in camera operatoria alle 7.30 del mattino e siamo usciti alle 16.30. Nel primo pomeriggio, ad operazione in corso, aspettavamo il sangue per una trasfusione, ma le sacche non arrivavano e non capivamo perché“. Da qui il caos. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quelle sacche di sangue si trovavano in una macchina bloccata nel traffico che stava congestionando la cittadella ospedaliera.
Saputo questo i medici hanno cercato una soluzione e il dottor Di Domenico si è offerto volontario per per andare a recuperare il sangue che avrebbe salvato il suo paziente.
“Mi sono spogliato ed ho detto che sarei andato a prenderle a piedi. Quando sono uscito sul viale del Policlinico ho visto una scena apocalittica. Un unico tappeto di auto ferme. Non si avanzava di un metro. Ho camminato sotto il diluvio in cerca dell’auto con il sangue. Era ovviamente bloccata anch’essa. Ho preso le sacche e sono tornato bagnato fradicio in sala operatoria” ha continuato a raccontare Di Domenico.
Questo gesto eroico ha permesso di salvare la vita al paziente riuscendo a concludere l’operazione, ma il dramma non finisce qui: “Bisognava caricare il paziente in ambulanza per trasferirlo in terapia intensiva. L’ambulanza non arrivava, era anch’essa paralizzata nel traffico. Abbiamo caricato il paziente appena operato in barella e a piedi lo abbiamo portato all’edificio 7 passando attraverso i sotterranei, dove sono i locali delle caldaie” ha continuato il medico.
Alla fine l’operazione si è conclusa con successo e il paziente è riuscito ad arrivare in terapia intensiva. Una giornata emozionante e carica di eroismo, che hanno visto come protagonisti il Dottor Di Domenico e il suo staff.
5 curiosità su Dante Di Domenico, il medico eroe
Al centro della cronaca per il suo gesto eroico, Dante non è di certo abituato ai riflettori, e infatti non abbiamo notizie sul suo patrimonio o sulla sua data di nascita, non sappiamo quanto guadagni e né dove viva esattamente.
Sappiamo soltanto che è di Napoli e questo fa supporre che abiti ancora da quelle parti. Ama il suo lavoro e suoi profili social sono poco attivi. Qui di seguito, però, troverete qualche curiosità sul medico eroe del Federico II di Napoli.
• Dante Dino Di Domenico è nato nel quartiere Pianura di Napoli. Tra le sue specializzazioni non vi è solo l’urologia, ma si dedica anche alla dietologia.
• Nell’ottobre 2019 ha partecipato alla quinta edizione del Congresso Europeo sulla Calcolosi Urinaria, riuscendo ad emergere per bravura tra i migliori italiani ed europei. Insieme ai medici De Luca, De Pascale ed Evangelista gli è stato conferito il premio CLU Best Poster Award, per il loro brillante studio, condotto su 10mila pazienti, riguardante l’associazione tra Osteoporosi e Calcolosi urinaria.
• È un papà innamoratissimo dei suoi bambini.
• Ama Bud Spencer.
• Quando non veste il camice da medico gli piace recitare e scrivere opere teatrali.