Gli esami di maturità 2019 si contraddistinguono per alcune novità che hanno stravolto il mondo degli studenti del quinto anno delle scuole superiori. A cominciare dall’addio alla celebre tesina…
Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) aveva annunciato a inizio anno tutte le novità che riguardano gli esami di maturità 2019. Era stato il Ministro Marco Bussetti a divulgare un video sul profilo Facebook; tutte le scuole coinvolte avevano poi ricevuto una circolare che riassumeva le modalità e le indicazioni sui nuovi esami per ottenere il diploma.
Il tema di italiano, che costituisce la prima prova scritta, si è svolta il 19 giugno. Il giorno seguente, 20 giugno 2019, si è tenuta la seconda prova, differente in base al tipo di scuola e al percorso di studi. L’esame orale di maturità si tiene invece dopo la correzione degli scritti e sarà svelato direttamente da ogni singola commissione.
Vediamo quindi cosa è cambiato per i maturandi di quest’anno!
Maturità 2019: terza prova addio
La prima grande novità dell’esame di Stato è l’assenza della terza prova scritta, il cosiddetto ‘quizzone’. Sono quindi solo due le prove scritte che precedono il classico esame orale, dinanzi alla commissione dei professori.
Gli scritti saranno valutati attraverso una griglia di valutazione nazionale, così che i giudizi siano uniformi in tutta Italia.
La prima prova alla maturità 2019: i cambiamenti
L’altra grande novità riguarda la prima prova, ovvero il tema di italiano. È stato possibile scegliere tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove: analisi del testo, analisi e produzione di un testo argomentativo, e riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo di attualità.
Le nuove linee guida previste dal Ministero sono state fornite anche ai docenti affinché possano aiutare i ragazzi a comprendere a fondo tutte le novità.
Maturità 2019: l’orale
Da quest’anno non c’è più la classica tesina a scelta, che il candidato preparava e presentava alla commissione, ma hanno fatto il loro ingresso le buste a sorteggio (scelte dallo studente).
Ogni studente si trova quindi di fronte tante buste quanti sono i candidati della giornata (più due unità), preparate dalla commissione. All’interno di ognuna di esse diversi argomenti per avviare il colloquio: una poesia, un disegno, un problema e diversi spunti attinenti il programma scolastico.
Maturità 2019: ammissione e crediti a disposizione
Per essere ammessi agli esami, i maturandi non hanno dovuto partecipare obbligatoriamente alla prova INVALSI e nemmeno svolgere le ore di Alternanza Scuola-Lavoro. Piuttosto, è indispensabile aver frequentato tre quarti delle ore scolastiche, avere 6 in ogni materia e in condotta. Le insufficienze di ciascun alunno, potranno essere riconsiderate dal consiglio di classe.
Il credito scolastico potrà essere di un massimo di 40 punti. I restanti 60 saranno assegnati in sede d’esame: 20 per le prove scritte e orali, più ulteriori 5 bonus, che la commissione potrà assegnare per integrare il voto finale. Questo solo se lo studente ha un credito minimo di 30 e un risultato minimo di 50 per quanto riguarda le prove.