Egonu smonta Salvini: “Sì, l’Italia è razzista”

Egonu smonta Salvini: “Sì, l’Italia è razzista”

Paola Egonu è la terza co-conduttrice di Sanremo 2023 e Matteo Salvini commenta la sua presenza al Teatro Ariston.

Amadeus ha scelto Paola Egonu come terza co-conduttrice del Festival di Sanremo. La pallavolista salirà sul palco del Teatro Ariston nel corso della serata di oggi, 9 febbraio, dedicata ai 28 cantanti in gara. La partecipazione della sportiva alla kermesse musicale è stata commentata da Matteo Salvini che, ospite di Non stop news su Rtl 102.5, si è augurato che la Egonu non si intrattenga con un monologo sull’Italia razzista. E poco dopo Paola ha risposto indirettamente al ministro. A precisa domanda ‘L’Italia è un paese razzista?’, ha risposto: “Sì, l’Italia è un paese razzista che sta però migliorando, non voglio fare la vittima ma semplicemente dire come stanno le cose”.

Matteo Salvini, le parole sulla Egonu a Sanremo 2023

Ma cosa aveva detto Salvini? Ecco le sue parole: “È una grandissima atleta, ma spero non venga al Festival a fare una tirata sull’Italia paese razzista, ha commentato Matteo Salvini nel corso dell’intervista per l’emittente radiofonica.

“L’Italia è un popolo che ha emigrato, che accoglie, che è generoso, che tende la mano a tutti – ha continuato – . Mi auguro che gli italiani non si sentano colpevolizzati da tizio o caio che usano la tv pubblica per venire a fare la morale a qualcuno”.

È molto probabile, tuttavia, che il tema trattato da Paola Egonu a Sanremo potrebbe vertere proprio sul razzismo. In una recente intervista per Vanity Fair, infatti, hanno fatto molto chiacchierare alcune esternazioni della pallavolista.

“A volte con mia sorella ci chiediamo se sia opportuno per noi mettere al mondo dei bambini. Io so già che, se mio figlio sarà di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io – ha detto – . Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena, dunque, far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?”.