Giovedì 4 marzo è andata in onda la finale di MasterChef 10: il vincitore di questa edizione è stato Francesco Aquila.
Anche MasterChef 10 è arrivato alla conclusione: giovedì 4 marzo è andata in onda su Sky Uno la finalissima che ha visto trionfare Francesco Aquila. Nel corso del programma si era definito più volte “l’eterno secondo” ma alla fine è riuscito ad avere la meglio sugli altri due finalisti: Antonio Colasanto (che era dato come favorito per la vittoria finale) e Irene Volpi. Grazie ai 100.000 del montepremi finale che si è aggiudicato (ma avrà anche la possibilità di pubblicare un suo libro di ricette), Francesco Aquila può ora realizzare il suo sogno di aprire una catena di ristoranti. O almeno può iniziare ad aprire il primo.
Chi è Francesco Aquila, il vincitore di MasterChef 10
Francesco Aquila già in passato aveva provato a partecipare a MasterChef ma era stato scartato ai provini, non si è arreso e al secondo tentativo e riuscire a far parte del cast del talent culinario arrivando fino alla vittoria finale.
34 anni, è nato ad Altamura, in provincia di bari, ma vive in Emilia Romagna a Bellaria – Igea Marina. Ha una figlia di 4 anni, Ludovica, nata da una relazione precedente, è un maitre e docente di sala bar. Il suo sogno è però sempre stato quello di avere dei ristoranti tutti suoi e ora potrà iniziare a realizzarlo.
MasterChef 10: la finale
Alla puntata finale di MasterChef 10 erano presenti quattro finalisti. Il primo ad essere eliminati, non riuscendo a entrare nel podio, è stato Monir Eddardary nel corso della prima delle due puntate.
La finale è stata combattutissima ma Francesco Aquila è riuscito ad avere la meglio con il menù “My Way“. “La vita si divide in tre tempi: il passato, il presente e il futuro. Questi, anche se apparentemente diversi, hanno una cosa in comune: il tempo” ha spiegato presentando i suoi piatti.
Ha esordito con un antipasto con funghi carboncelli, stracciatella, borragine, pane, peperone crusca, origano e sfera di gazpacho pugliese. Poi un primo con gyoza con ventresca di tonno, ‘nduja e finocchietto, con crema di patata viola, aglio nero e cime di rapa.
Per secondo filetto di Wagyu in consistenze diverse, con fave alla vaniglia, cicoria, puntarelle, porro bruciato, germogli e fiori. Infine il dessert, una scarcedda al cocco con finto uovo di Malibù e frutti esotici.