Covid, addio mascherine anche negli ospedali? Cosa dicono gli esperti

Covid, addio mascherine anche negli ospedali? Cosa dicono gli esperti

L’obbligo delle mascherine negli ospedali sta per scadere: il parere degli esperti e cosa può succedere nelle prossime settimane.

La pandemia da Covid arriva anche in Italia a uno snodo fondamentale. Se le cose non cambieranno nei prossimi giorni, dal 1° maggio non ci sarà più l’obbligo di indossare le mascherine negli ospedali, nelle strutture sanitari, negli ambulatori e negli studi medici. Precedentemente il governo aveva prorogato l’obbligo fino alla fine del mese di aprile, e adesso, a due settimane dalla scadenza, non è ancora chiaro se arriverà una nuova proroga o meno. Una scelta molto delicata e che divide anche gli esperti. Ecco cosa ne pensano i massimi rappresentanti della comunità medico-scientifica in Italia.

Obbligo di mascherine negli ospedali: cosa succede da maggio

Sono diverse le ipotesi sul tavolo del governo per quanto riguarda l’obbligo di mascherine negli ospedali. La prima, forse la più semplice, è quella di lasciare la scelta ai direttori generali dei singoli istituti. Mentre da ambienti ministeriali si invitano però gli esperti a non parlare delle mascherine tenendo conto di un approccio di tipo ideologico, ma esclusivamente scientifico.

ospedale medico stetoscopio

Tenendo conto anche di questo input, c’è chi non si dichiara sfavorevole alla caduta dell’obbligo, come Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Secondo il noto virologo, c’è bisogno di uscire dalla dimensione dell’obbligo, per iniziare a trattare il Covid come altri virus di questo tipo. Questo non vuol dire, comunque, che lui personalmente farà a meno della mascherina: “Continuerò a usarla se entro nella stanza di un immunodepresso o se sono a contatto con una persona potenzialmente infetta, così come facevo prima dell’obbligo“. Ma quello che deve essere cancellato è proprio il concetto dell’obbligo, secondo Bassetti. La necessità è quella di tornare alla normalità che fino a un paio di anni fa conoscevamo.

Perché l’obbligo andrebbe mantenuto

Di parere opposto, invece, Nino Cartabellota, presidente di Fondazione Gimbe. Secondo il noto esperto, l’obbligo della mascherina, in luoghi così a rischio come gli ambienti sanitari, andrebbe comunque mantenuto. In alcune circostanze, infatti, un dispositivo di protezione può fare la differenza. Negli ambienti ospedalieri potrebbe essere circoscritto ai reparti in cui sono ricoverati pazienti fragili o immunodepressi, o si potrebbe estendere agli ambulatori, dove è possibile la formazione di lunghe attese.

Il problema, secondo Cartabellotta, non è infatti solo quello che riguarda il Covid. Bisogna tenere in considerazione le cosiddette “infezioni nosocomiali”, che non riguardano solo il coronavirus ma molti altri batteri che negli ospedali possono essere anche resistenti agli antibiotici. Insomma, la questione è aperta e il dibattito si prolungherà ancora per qualche giorno. Salvo novità, tra poche settimane potremmo comunque fare un grande passo indietro verso quella normalità che manca, nel nostro paese, dal lontano febbraio 2020.

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