Mascherina FFp2: le differenze con gli altri dispositivi di sicurezza

Mascherina FFp2: le differenze con gli altri dispositivi di sicurezza

La mascherina FFp2 è obbligatoria fino al 31 marzo 2022 in alcuni luoghi: vediamo le differenze con gli altri dispositivi di sicurezza.

Fino al 31 marzo del 2022, la mascherina FFp2 è obbligatoria in alcuni luoghi al chiuso. Rispetto agli altri dispositivi di sicurezza, garantisce una protezione molto più alta. Vediamo quali sono le differenze e perché in questo periodo, segnato da un pesante aumento dei contagi da Covid, è consigliato indossarla.

Mascherina FFp2: le differenze con gli altri dispositivi di sicurezza

Dal 25 dicembre 2021 al 31 marzo 2022, la mascherina FFp2 è obbligatoria nei seguenti luoghi: cinema, sale concerto, teatro, locali di intrattenimento, musei, stadio, palazzetti e mezzi di trasporto (aerei, treni e autobus, anche locali). La mascherina chirurgica, invece, è obbligatoria all’aperto, dal giorno di Natale al 31 gennaio 2021. Considerando le norme stabilite da questo decreto – chiamato in modo poco felice Decreto Festività – diamo uno sguardo alle differenze tra una mascherina FFp2 e una chirurgica. Iniziamo subito con il dire che la prima protegge sia se stessi che gli altri, mentre le seconde proteggono solo gli altri. Il motivo è presto detto: la mascherina chirurgica, come indica il nome, nasce per uso sanitario. Nello specifico serve al medico a non infettare il paziente durante l’operazione. Pertanto, il suo scopo è proteggere in uscita piuttosto che in entrata, limitando la diffusione nell’ambiente di particelle potenzialmente infettanti. Non a caso, la mascherina chirurgica blocca almeno il 95% dei virus in uscita. Al contrario, colui che la indossa è protetto dalle goccioline pesanti solo fino al 20%.

La mascherina FFp2, invece, hanno una efficienza filtrante del 92%. Non protegge soltanto colui che la indossa, ma anche tutti gli altri. Ecco perché il Decreto Festività ne ha reso obbligatorio l’utilizzo in alcuni luoghi al chiuso. Considerando le differenze tra i dispositivi di sicurezza sopra citati e l’aumento dei contagi da Covid con variante Omicron, è scontato sottolineare che l’utilizzo della FFp2 anche all’aperto garantisce una protezione di gran lunga maggiore.

Simile alla mascherina FFp2 è la FFp3, con capacità filtrante del 98%. Senza ombra di dubbio, questo dispositivo è il migliore, ma il prezzo è proibitivo, soprattutto per coloro che devono cambiarne una al giorno. Inoltre, abbiamo la mascherina FFp1, con efficacia filtrante del 72%, ma di peso maggiore rispetto alle precedenti. E’ bene sottolineare che le mascherine con ‘sigla’ FFp possono anche avere i filtri. Questi consentono di respirare meglio, ma non proteggono gli altri dai virus.

Dalla mascherina FFp2 alla mascherina in tessuto

Oltre alla mascherina FFp2, FFp3, FFp1 e chirurgica, abbiamo la mascherina in tessuto. Mentre le precedenti hanno tutte bisogno del marchio CE e dell’indicazione UNI EN 149, che ne garantisce requisiti e caratteristiche, quella in tessuto può essere prodotta anche in casa. Non a caso, viene definita mascherina di comunità e non presenta alcun tipo di efficacia standard. I materiali con cui si producono sono diversi e non sempre si utilizza il multistrato, che garantisce un minimo di protezione in più. Se avete intenzione di dedicarvi al fai da te, ricordate che le fibre naturali hanno prestazioni più alte di quelle sintetiche e due strati sono meglio di uno. E’ bene sottolineare, infine, che le mascherine in stoffa sono meno efficaci di quelle chirurgiche.