In arrivo la mascherina capace di tradurre in otto lingue

In arrivo la mascherina capace di tradurre in otto lingue

La mascherina che traduce in otto lingue è realtà: in arrivo un prototipo creato da una start up giapponese, la Donut Robotics.

Incredibile ma vero: è in arrivo una mascherina che traduce in otto lingue diverse! L’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus ha reso la mascherina un accessorio indispensabile nella nostra vita, e c’è chi ha pensato bene di renderla utile non solo per la propria sicurezza, ma anche per aiutarci nelle operazioni più importanti della nostra attività quotidiana. Ecco allora che una start-up giapponese ha deciso di creare una mascherina capace di tradurre in divese lingue: un’invenzione che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria!

Mascherina che traduce: in arrivo un prototipo

L’idea geniale è venuta alla Donut Robotics, una start-up giapponese specializzata in robotica. Il progetto, denominato C-Face, è stato definito dalla stessa azienda la “prima maschera intelligente al mondo“, ed era allo studio già prima dello scoppio della pandemia.

Contagio coronavirus

Di certo, però, adesso che questo accessorio è diventato esponenzialmente più utilizzato in tutto il mondo, l’azienda ha deciso di accelerare sulla ricerca. Non a caso sembrebbe già in procinto di lanciare il primo prototipo di mascherina hi-tec (da non confondere con quella che si igienizza da sola).

La mascherina poliglotta è fatta di plastica bianca e non si applica direttamente sul volto, bensì sopra una normale mascherina. Il suo funzionamento avviene tramite il collegamento con il telefono, grazie al bluetooth.

Di seguito un’immagine della C-Mask:

Come funziona la mascherina poliglotta

Stando a quanto riportato da Reuters, con la mascherina collegata al proprio smartphone è possibile effettuare chiamate, amplificare la propria voce e trascrivere le parole pronunciate, con una traduzione simultanea in ben otto lingue: giapponese, cinese, inglese, francese, indonesiano, coreano, spagnolo, tailandese e vietnamita. Il servizio di traduzione sarà comunque disponibile solo tramite un abbonamento mensile a un’apposita app.

L’obiettivo è ovviamente quello di rendere più semplici le comunicazioni mentre si indossa la mascherina tra persone che non parlano la stessa lingua. Il progetto sta prendendo velocemente piede, e su un sito di crowdfunding sono stati già raccolti 28 milioni di yen (circa 225mila euro) in 37 minuti per dare sostegno all’azienda. La Donut ha affermato di essere al lavoro per rendere disponibile le prime 5mila maschere smart in Giappone entro settembre, a un prezzo di circa 35 euro. Non sappiamo ancora se e quando sarà previsto l’arrivo in Europa.