La storia e i segreti della maschera di Pulcinella

La storia e i segreti della maschera di Pulcinella

Pulcinella: la storia, le origini e il significato della maschera di Carenvale campana diventata uno dei simboli della città di Napoli.

Pulcinella è la maschera di Carnevale con il legame forse più stretto con il territorio di provenienza. Personaggio campano per antonomasia, nel corso dei secoli è diventato uno dei simboli della città di Napoli, al pari di monumenti o piatti tipici. Scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere sulla storia e i segreti di questa curiosissima maschera della Commedia dell’arte tradizionale!

Pulcinella: storia e origini

La storia della maschera di Pulcinella, come quelle di quasi tutte le maschere della tradizione italiana, è piuttosto antica. Il personaggio che tutti noi conosciamo è stato inventato a Napoli da Silvio Fiorillo, un attore originario di Capua, nei primi decenni del Seicento. Tuttavia, le sue origini risalgono a molto prima.

Maschera di Pulcinella

Diverse le ipotesi tramandate dalla tradizione: c’è chi lo fa discendere da un piccolo pulcino, ‘pulcinello’ (a rafforzare tale tesi il naso adunco tipico della maschera); c’è chi invece ritiene che la maschera derivi da un contadino di Acerra, tale Puccio d’Aniello, che nel Seicento si unì come buffone a una compagnia di girovaghi; altri ancora ritengono che Pulcinella abbia origini più ‘nobili’, discendendo direttamente dal Maccus delle Atellane romane.

Per quanto riguarda il nome, deriverebbe proprio da quello del contadino di Acerra sopra citato. C’è però anche chi attribuisce l’origine del nome all’ermafroditismo del personaggio, collegandolo a un diminutivo femminilizzato di pollo-pulcino. C’è poi chi afferma che il nome derivi da un cognome molto comune in passato in Campania, come Pulcinello o Polsinelli.

Pulcinella maschera: il significato del servo di Napoli

Come personaggio all’interno della Commedia dell’arte Pulcinella è stato introdotto dal comico Silvio Fiorillo in La Lucilla costante con le ridicole disfide e prodezze di Policinella, commedia scritta nel 1609 e pubblicata solo 23 anni dopo, in seguito alla morte dell’autore. Entrato nella storia della commedia, il personaggio venne adottato dalle compagnie comiche del nord, diventando l’antagonista della maschera tipica di Bergamo, Arlecchino. In tal senso, assunse le caratteristiche tipice del servo sciocco e credulone, ma soprattutto sempre affamato.

Di seguito una foto del famoso monumento a Pulcinella in Vico del Purgatorio ai decumani, il cuore del centro storico di Napoli:

Alcune curiosità su Pulcinella

– Il costume di Pulcinella prima dell’Ottocento era molto diverso. La maschera indossava infatti un cappello bicorno e aveva barba e baffi. L’attuale costume è stato inventato da Antonio Petito.

– Non solo Commedia dell’arte. Il personaggio di Pulcinella è diventato, in maniera autonoma, un grande protagonista anche nel teatro dei burattini e delle marionette. Le caratteristiche di questo Pulcinella sono però differenti: non è più un servo, ma un anti-eroe ribelle e irriverente, simbolo di vitalità.

– Pulcinella e Napoli sono legati visceralmente. Ancora oggi a Napoli è possibile trovarne effigi e icone in ogni angolo, specialmente camminando verso il centro.

– Tantissimi attori hanno rappresentato Pulcinella a teatro e più recentemente anche in televisione. Tra i più famosi in epoca contemporanea ricordiamo Eduardo De Filippo, Enzo Cannavale, Massimo Ranieri, Massimo Troisi e Pino Daniele, quest’ultimo in un brano, Suonne d’ajere, del suo primo album, Terra mia.

Di seguito una foto di Massimo Troisi nei panni della celebre maschera napoletana: