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Marta Marzotto, il dolore per la morte della figlia Annalisa: “Pianse per un anno intero”

Marta Marzotto

Maria Diamante, figlia di Marta Marzotto, ha confessato per la prima volta alcuni retroscena inediti su sua madre, Marta Marzotto.

La celebre stilista Marta Marzotto è scomparsa il 29 luglio 2016 e sua figlia, Diamante, ha deciso di raccontarla in un film documentario intitolato La Musa inquieta (che sarà presentato a La Mostra del Cinema di Venezia). In un’intervista al Corriere della Sera Diamante ha confessato il dramma che colpì sua madre quando morì sua sorella Annalisa a causa della fibrosi cistica, nel 1989. “Mamma ha pianto tantissimo quando è scomparsa Annalisa, ma il dolore se lo portava dentro da quando era nata perché ancora non si conosceva la fibrosi cistica. In quella circostanza è stata un drago: ha pianto per un anno intero e poi si è rimboccata le maniche ed è ripartita”, ha raccontato.

Marta Marzotto
Marta Marzotto

Marta Marzotto: la morte della figlia

Insieme al marito Umberto, Marta Marzotto ha avuto cinque figli: Paola (nata nel 1955 e madre di Carlo e Beatrice Borromeo), Annalisa (nata nel 1957 e comparsa a causa della malattia nel 1989), Vittorio Emanuele (nato nel 1969), Maria Diamante (nata nel 1963), e infine Matteo (nato nel 1966). La scomparsa della secondogenita fu terribile per la stilista, che per quasi un anno si chiuse in casa a piangere alla sua scomparsa prima di rimboccarsi le maniche e ricominciare a vivere. “Da anziana credo piangesse per la frustrazione di non sentirsi le forze come un tempo e di non riuscire a fare tutto quello che voleva. Lei mangiava la vita”, ha confessato Diamante Marzotto al Corriere della Sera.

Le ceneri

Oggi le ceneri di Marta Marzotto sono conservate in casa del figlio Matteo ma Diamante ha confessato che lei avrebbe preferito che sua madre riposasse nel Cimitero Monumentale di Milano. “A lei sarebbe piaciuto che le sue ceneri fossero disperse a Cortina, ma non aveva lasciato niente di scritto. Io avrei voluto che fosse ospitata nel Cimitero Monumentale di Milano, perché mamma era di tutti. Ma qualcuno ha bloccato l’iniziativa. Sarebbe bastata una targa per lasciare un fiore, un biglietto, una poesia”, ha confessato.

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2021 9:31

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