Marta Fascina non molla Arcore (e porta la famiglia): le reazioni

Marta Fascina non molla Arcore (e porta la famiglia): le reazioni

Marta Fascina non è più la benvenuta ad Arcore dopo la morte di Silvio Berlusconi. I figli dell’imprenditore vogliono che lasci la Villa.

È passato meno di un anno dalla morte di Silvio Berlusconi ma ancora si fanno questioni sull’eredità e sulla destinazione di villa Arcore. Ad oggi, Arcore è ancora la casa di Marta Fascina, l’ultima compagna dell’ex presidente del Consiglio. Eppure, c’è chi vorrebbe che lasciasse quella casa.

Infatti, secondo le segnalazioni di Dagospia, la deputata di Forza Italia non sarebbe più una presenza gradita nella villa San Martino. I figli del politico, Marina e Pier Silvio, starebbero cercando un escamotage per risolvere la situazione.

Marta Fascina vive ancora ad Arcore

La compagna del compianto politico, Marta Fascina, dopo la morte di Berlusconi ha deciso di continuare a vivere nella mega villa ad Arcore. Insieme a lei, nella lussuosa residenza vivono anche il padre Orazio e la zia. Ad oggi la deputata di Forza Italia non sembrerebbe intenzionata a lasciare la casa dell’ex Cavaliere, ma i figli di Silvio non sarebbero d’accordo con tale decisione.

Funerali Silvio Berlusconi – Luigi Berlusconi, Marina Berlusconi, Marta Fascina

Infatti, secondo le indiscrezioni pubblicate da Dagospia, Pier Silvio e Marina Berlusconi starebbero cercando una soluzione per “cacciare” Fascina dalla casa ad Arcore.

Marta Fascina: la proposta di Pier Silvio e Marina Berlusconi

I figli di Silvio Berlusconi, Pier Silvio e Marina, stanno pensando a un modo per far uscire da villa San Martino l’ex compagna del padre. Il piano coinvolgerebbe la Fondazione Silvio Berlusconi.

In base ai rumors, pare che Marina Berlusconi avrebbe intenzione di aprire un ente benefico dedicato alla memoria del padre e di destinare proprio la mega villa allo scopo. Se il progetto andrà in porto, la villa dovrà essere liberata forzatamente da Fascina e la sua famiglia.

Invece, per quanto riguarda villa Gernetto, dove Berlusconi tentò di istituire l’Università della Libertà, la struttura sarà messa in vendita.