Il giudice di Ballando con le Stelle Guillermo Mariotto ha raccontato alcuni aspetti della sua infanzia, anche molto delicati.
Lo vediamo sempre sorridente e spesso protagonista di divertenti siparietti tra i giudici e i ballerini di ‘Ballando con le Stelle’. Ma dietro quel viso sempre molto amichevole e cordiale si nasconde un passato duro. Parliamo di Guillermo Mariotto che al Corriere della Sera si è raccontato in modo molto intimo riguardo alcuni momenti molto grigi vissuti in passato.
Guillermo Mariotto e il bullismo subito
Nel corso dell’intervista molto intima rilasciata al Corriere, Mariotto si è aperto a 360° svelando di non aver avuto un’infanzia proprio serena. In particolare ha spiegato di essersi sentito solo, senza nessuno a cui “potersi rivolgere” nei momenti peggiori, quelli vissuti quando veniva bullizzato.
“Non ai genitori, non a un fratello, non a un amico, è una tortura, un incubo. A me andò bene, reagii, picchiai i bulli che mi dicevano che ero gay. Ero forte, battagliero. Ma non tutti hanno questo carattere, c’è chi si chiude in se stesso, penso a quel povero ragazzino che si è tolto la vita a Palermo. Penso ai suoi genitori, al loro dolore”.
L’unica che riuscì ad essergli utile fu sua nonna Leonor che gli diceva: “Guarda che non sei sbagliato, sei solo nato nel posto sbagliato. Prenditi una laurea e vai via da qui”. E Mariotto qui ha spiegato: “Andai in California, oasi di libertà, e mi laureai al College of Arts in disegno industriale”.
Di seguito anche un post Instagram con tutti i giudici di Ballando: