La conduttrice Maria De Filippi ha parlato della sua storia d’amore con il marito Maurizio Costanzo e dei sui presunti tradimenti
Maria De Filippi ha partecipato insieme alla cantante salentina Emma Marrone ad uno degli incontri de Il tempo delle donne che si è svolto a Milano e Il Corriere della Sera ha riportato alcuni passi della sua intervista dove ha raccontato del suo ruolo di mamma e dell’amore per il marito Maurizio Costanzo. La coppia, dopo oltre cinque anni di fidanzamento, è convolata a nozze con rito civile nell’estate del 1995 e nel 2004 i coniugi hanno adottato un ragazzino dodicenne di nome Gabriele.
La conduttrice Maria De Filippi ha raccontato che:
“studiare, prepararmi e cercare di sapere tutto quello che succederà quando si accenderanno le telecamere è il solo modo che conosco per non sentirmi inadeguata. Del resto mia madre, professoressa di Lettere, passava il tempo a dirmi: ‘sei ignorante’.”
Riguardo all’essere una “una mamma invadente” ha ammesso:
“Poi è arrivato un momento in cui lui mi ha dato uno stop e ho fatto tre passi indietro… Ma ho trovato il modo per informarmi comunque su quello che fa.”
I giovani sono cambiati molto nel corso degli anni soprattutto per quanto riguarda l’amore:
“Ora si fa una distinzione tra frequentazione e fidanzamento. E a differenza di prima, un ragazzino che ha tante frequentazioni non viene più vissuto come un figo, ma come uno un po’ superficiale.”
Quando le è stato domandato se avesse un compagno più giovane, Maria ha risposto:
“Se mi metto con un ballerino di Amici lo so che dopo un anno vado a schiantarmi contro a un palo: se smetto di condurre il programma il ballerino mi pianta. In questo le donne sono più intelligenti.”
Riguardo i possibili tradimenti del marito, la moglie di Maurizio Costanzo ha ammesso:
“Non so se sono stata tradita, immagino di sì, ma non ho mai voluto indagare. Non ho mai cercato prove, mai spiato il telefonino di mio marito. Ma sono certa che se scoprissi un tradimento avrei zero sensi di colpa ma penserei solo: è uno str0nzo. (…) Credo nell’autonomia e che il matrimonio sia un edificio da costruire mattone dopo mattone, con tanti sacrifici, compromessi, rinunce. Ma non penso che la libertà individuale possa prevedere anche persone che entrano e esco dai letti, così. Credo che nelle coppie aperte ci sia sempre uno che soffre da morire.”