Inatteso retroscena svelato da Giancarlo Magalli relativo al rapporto, personale e professionale, con Heather Parisi. Le parole.
Nel salotto di Caterina Balivo a ‘La Volta Buona’ è stato tempo di retroscena e rivelazioni di vario genere. Nel corso dell’ultima puntata andata in onda, tra i protagonisti c’è stato anche Giancarlo Magalli che ha rivelato alcuni dettagli in merito a Heather Parisi con la quale il presentatore ha lavorato in passato.
Magalli e il carattere di Heather Parisi
Durante il pomeriggio de ‘La Volta Buona’ su Rai 1, con l’aiuto dei suoi ospiti presenti in studio, Caterina Balivo ha ripercorso i momenti più belli e intensi delle carriere di Heather Parisi e Lorella Cuccarini. In questo senso, anche Giancarlo Magalli ha voluto dire la sua svelando alcuni retroscena.

Dall’alto della sua esperienza, il presentatore ha svelato di aver avuto modo di conoscere piuttosto bene la Parisi: “Ho lavorato un anno con Heather Parisi e posso dire che è dura lavorare con lei, ha un brutto carattere nelle relazioni”, ha dichiarato Magalli.
Al netto di questa frecciatina, il conduttore ha ammesso, però, le grandi qualità della donna a livello lavorativo: “Ma va detto anche che non ci sono molte persone che ballano meglio di lei”.
Il paragone
Nel salotto de ‘La Volta Buona’ il discorso sulla Parisi è andato avanti e ancora Magalli ha rivelato: “Quando uscì sul giornale che avevo scelto Heather Parisi (per la trasmissione ‘Ciao weekend’ ndr) mi chiamarono venti persone, anche colleghi famosi, e tutti mi dissero: ‘Ma che sei matto?’. E mi ero spaventato. In realtà qualche problemino c’è stato“.
Infine non è mancato anche un paragone facendo appunto riferimento all’aneddoto prima raccontato: “Quando ho lavorato con Alessandra Martines si era creato qualche dissapore e a fine stagione lei entrò nel Fantastico della Cuccarini con Pippo Baudo. Io feci come avevano fatto con me, chiamai Baudo e gli dissi: ‘Guarda che la Martines…'”.