Per la prima volta in Mediaset, la grande attrice sceglie la trasmissione di Silvia Toffanin per raccontarsi a 360 gradi.
C’è sempre una prima volta e quella di Lunetta Savino è targata “Verissimo”: l’attrice infatti ha scelto di dare il suo benvenuto a Mediaset proprio scegliendo il salotto più amato degli italiani. La Savino, infatti, ha raccontato a Silvia Toffanin tantissime perle relative ai suoi infiniti anni di carriera, non mancando poi di approfondire anche alcuni aspetti relativi al suo privato. Ecco cosa ha dichiarato ai microfoni di Verissimo:
Super raggiante, Lunetta Savino inizia subito a parlare di questo primo incontro con la Toffanin, molto fiera di averla in studio con sè. La donna ammette di essere molto riservata e di aver concesso poche interviste: “Per lavorare ci vuole tempo e il resto della vita ne necessita anche” ha ammesso. Dopo il canonico filmato che ripercorre un po’ la sua vita, Lunetta, emozionata, racconta: “Avevo la voglia di divertire, il desiderio di scoprire dettagli delle persone che, alla fine, fanno i personaggi“. Lunetta parla poi dei genitori: “Mamma e papà erano molto aperti: lei mi ha stimolati a realizzarmi in quello che desideravo, anche se c’era timore”. Inoltre, loro hanno esortato la figlia a laurearsi, traguardo raggiunto dall’attrice a 30 anni.
La Savino parla anche molto bene del suo papà: “Il mio papà è tosto, granitico, ma molto spiritoso e vitale, come mamma. Si sono trovati”. E per il suo compleanno, Lunetta ha dei progetti: “Vediamo di preparargli una bella sorpresa!“. Si parla anche del lutto della mamma a causa dell’ Alzheimer e l’attrice conferma la bellissima opinione che ha del suo papà: “Sono grata a lui perchè nei 10 anni di malattia di mamma lui era lì. Viveva con lei e questo mi ha sempre colpito: erano una coppia modello”. In seguito racconta proprio della mamma durante la malattia: “Mia mamma era una donna curiosa, piena di interessi e intellettualmente vivace: finché c’era spiraglio di luce ho continuato a leggerle poesie e finché ho potuto, l’ho portata al cinema. poi l’abbiamo lasciata andare” ha dichiarato. Tuttavia, dopo che è scomparsa, Lunetta ha riportato in auge nella sua mente i ricordi più belli: “Dopo la sua morte, mi è tornata la memoria più antica, anche semplici, come un suo sorriso o uno scherzo“.
Ricordando poi il suo ruolo di Cettina in “Un Medico in Famiglia”, la Toffanin ha presentato un simpatico filmato di Lino Banfi, in cui lui la saluta con calore. A tal proposito, l’attrice ha raccontato un simpatico aneddoto: “Si siamo amici, anche se non ci vediamo. Ci siamo incontrati in montagna, inn un paesino minuscolo dell’Austria. Nella sala della colazione dell’hotel ci siamo visti e abbiamo chiacchierato per una settimana. Gli voglio molto bene“. E in merito al suo amato figlio, ormai trentaduenne, ammette: “Gli rompo ancora le scatole anche se ormai è un uomo, ma lo abbraccio anche”. Alla domanda di Silvia se sia felice, la donna conclude: “La parola felice mi imbarazza, è così assoluta, preferisco dei frammenti”.