Patrick Lumumba è stato in carcere nonostante la sua innocenza e racconta quei giorni terribili e la sua nuova vita dopo il caso Meredith.
In occasione di un’intervista ad ANSA, Patrick Lumumba racconta la sua vita dopo essere stato incarcerato per l’omicidio di Meredith Kercher. E’ stata Amanda Knox ad accusare l’uomo di aver compiuto il delitto che ha trascorso due settimane in prigione, prima di essere dichiarato estraneo ai fatti.
La nuova vita di Patrick Lumumba dopo il carcere
Come riporta FanPage, ai microfoni di ANSA, Lumumba racconta della sua nuova vita in Polonia dove risiede con la sua famiglia: “Ora vivo con la mia famiglia a Cracovia dove sono socio maggioritario di un’azienda di sub-appalto.” Nonostante siano passati molti anni dal caso Meredith, l’uomo congolese dichiara quanto sia “difficile dimenticare” e poi ammette: “Me lo porterò nella tomba“.
Patrick Lumumba aggiunge: “Non bisogna mai dimenticare Meredith ma io mi sono sempre considerato la seconda vittima. Ricordo i primi tre giorni da solo in cella, innocente senza sapere cosa era successo, l’isolamento, il muro davanti alla finestra. Già dalla questura pensavo che sarei tornato subito a casa perché mi fidavo…” L’uomo ha poi concluso: “Ormai per me è un capitolo chiuso e sono fuori dal tunnel“.
Lumumba ha, dunque, lasciato il capoluogo umbro per rifarsi una vita nuova e cercare di andare avanti, nonostante non dimenticherà mai quei giorni in carcere. La Knox in seguito alle accuse all’uomo, risultato innocente, ha scontato la pena di tre anni per averlo calunniato.