Lino Patruno, amico del compianto Luigi Tenco, ha dichiarato di essere convinto che il cantautore sarebbe stato ucciso.
Luigi Tenco è scomparso a Sanremo il 27 gennaio 1967 e nel 2006 la sua scomparsa è stata confermata come suicidio. L’amico del cantautore genovese, Lino Patruno, ha confessato a Oggi di essere convinto invece che il cantautore sarebbe stato ucciso, e inoltre ha aggiunto che presto sulla vicenda potrebbe emergere una sconcertante verità: “Ho saputo che un ricercatore, il quale ha dedicato parte della sua vita a studiare meticolosamente la vita e la morte di Tenco, pubblicando già diversi libri, ha scoperto chi è l’assassino e presto ne renderà pubblico il nome”, ha dichiarato a Oggi il musicista amico di Tenco.
Luigi Tenco: la confessione di Lino Patruno
Per oltre 50 anni la scomparsa di Luigi Tenco, avvenuta in seguito alla sua esibizione al Festival di Sanremo, è rimasta avvolta nel mistero. L’amico del compianto cantautore, Lino Patruno, ha rivelato per la prima volta a Oggi di essere convinto che Tenco non si sarebbe suicidato.
“Secondo me Tenco si era ficcato in un brutto giro”, ha affermato Paturno, specificando che, secondo lui, nella vicenda potrebbero aver avuto un ruolo la cantante Dalida (morta suicida il 3 maggio 1987 e che, secondo la stampa dell’epoca, aveva avuto una liaison proprio con Tenco) e il suo ex marito: “Lucien Morisse, il suo primo marito da cui aveva divorziato ed era rimasto al suo fianco in qualità di agente e personal manager. Si diceva che questo Morisse fosse addirittura legato al Clan dei marsigliesi… Si diceva anche che Tenco, quella sera, era incavolato nero, non per l’eliminazione della sua canzone, ma perché aveva scoperto che il Festival era tutto truccato”.
Secondo quanto dichiarato da Paturno a Oggi, presto potrebbe emergere la verità sull’intera vicenda che, nel 2006, è stata definitivamente archiviata come suicidio da parte di Tenco.
La morte e l’ultimo messaggio di Tenco
Luigi Tenco è morto per un colpo di pistola alla testa, e l’anno precedente lui stesso aveva acquistato un’arma per difesa personale. Nella camera d’albergo in cui venne rinvenuto il corpo, gli inquirenti trovarono anche un messaggio d’addio in cui Tenco avrebbe spiegato i motivi del suo gesto.
“Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”, era scritto nel messaggio riportato da IlPost.
Fonte Foto: https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Luigi_Tenco