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Lucio Corsi, la critica ai talent: “Ecco perché non mi piacciono”

Lucio Corsi a Sanremo 2025

Secondo classificato a Sanremo 2025, Lucio Corsi ha avuto modo di parlare di musica e della sua visione anche dei talent show.

Si sta preparando a modo suo all’Eurovision in Svizzera ma al netto degli impegni, Lucio Corsi ha avuto modo di rilasciare una interessante intervista a BSMT, il podcast di Gianluca Gazzoli. Diversi gli argomenti affrontati tra cui anche quello legato ai talent show che non rispecchiano la sua idea di fare musica e di approcciarsi al settore.

Lucio Corsi all’Eurovision Song Contest 2025

Non ha vinto Sanremo 2025 ma il secondo posto e la rinuncia di Olly gli hanno permesso di rappresentare tra qualche settimana l’Italia all’Eurovision 2025. Così, Lucio Corsi sarà protagonista sul palco di Basilea per l’evento musicale dopo essersi preso la scena sull’Ariston con la sua ‘Volevo essere un duro’.

Lucio Corsi in un primo piano
Lucio Corsi in un primo piano con la chitarra – www.donnaglamour.it

Corsi, sull’Eurovision, aveva commentato: “Ci vediamo all’Eurovision. Ho sempre inseguito le chitarre in fuga dalle custodie, i pianoforti scappati dalle case, le armoniche soffiate dal vento, rincorrerò gli strumenti anche stavolta“.

Il pensiero sui talent

Ora, in attesa di vederlo sul palco dell’evento, il cantautore è stato protagonista nel podcast di Gianluca Gazzoli, BSMT. Qui, Corsi ha spiegato diversi aspetti del suo lavoro soffermandosi anche sui talent show e sulla grande visibilità che portano. “Se ho mai pensato di partecipare a un talent? No, non mi è mai piaciuta la strada del talent show, ti dico la verità”, ha sentenziato.

“Proprio non riesco a vedere quei momenti… troppo show televisivo, cioè il giudice che piange, lui che si commuove, tutto troppo forzato. E poi la musica, poi costruiscono sempre in pochi giorni, in pochi mesi, l’estetica del cantante, l’idea”, ha detto. “È una cosa che deve venire fuori da tanti anni di concerti, tentativi, e anche questioni personali, che non può essere una persona o un giudice a calzarti addosso o a metterti i panni giusti, è una questione che richiede del tempo”.

A Corsi non piace l’idea della “spettacolarizzazione di cose che non dovrebbero essere spettacolari”, ha continuato l’artista. “Sono belle perché non devono essere spettacolari, quei momenti di crescita e di cose. E crescere in così poco tempo davanti agli occhi di una telecamera, secondo me è sbagliato, nocivo, non lo trovo bello, non lo trovo elegante”, ha detto a BSMT.

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ultimo aggiornamento: 3 Aprile 2025 17:53

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