Tra Selvaggia Lucarelli e Alba Parietti è scoppiata la “guerra” a Ballando con le stelle: ecco che cosa è successo in diretta
A Ballando con le Stelle è scoppiata l’antipatia in diretta. I social delle due protagoniste avevano già lasciato trasparire l’avversione che Selvaggia Lucarelli e Alba Parietti nutrivano l’una per l’altra. Un’avversità che è confluita in diretta su Rai Uno: “Non mi chiamare Selvaggina” ha sbottato la giurata a un certo punto.
“Tu puoi prenderti confidenza e io no? Decido io come chiamarti“, ha replicato la concorrente.
Il dente avvelenato tra le due donne è spuntato fuori molto in fretta
Le cose sono andate così: dopo aver terminato la sua esibizione, la Parietti si è avvicinata alla giuria per conoscere il verdetto, chiamando la Lucarelli “Selvaggina”.
La giornalista si è offesa, e la Parietti ha replicato molto duramente, riferendosi ad un post con cui la Lucarelli aveva descritto sui social la sua esibizione.
“Ma esattamente con “picco d’ascolto” abbinato a questa foto Alba cosa ci voleva dire? Perché se la sua patonza è l’arma definitiva per battere la De Filippi, io direi di lasciarla in questa posizione accanto a Mayer fino al 10 maggio”, aveva scritto la Lucarelli, offendendo la concorrente.
Ma lo scontro non è finito dopo l’esibizione: le due, a fine puntata, sono tornate ad attaccarsi. La Lucarelli ha infatti accusato la Parietti di non accettare le critiche quando la toccano direttamente e che “avrebbe dovuto aspettarsi un po’ di ironia dopo aver pubblicato una foto del genere”.
Fino alla prossima settimana non potremo vedere l’evoluzione in diretta dello scontro tra le due, ma i social sono ancora infuocati.
Ecco la Parietti come ha motivato la rabbia mostrata in puntata:
“Se non capite i motivi della mia aggressività che trovo anche io, sia stata esagerata, ieri sera, leggete questo post. Sono due spunti per una querela….. (ma abbiamo già dato i 15 minuti di celebrità che non si negano a nessuno …. nemmeno alla Lucarelli) io personalmente, non leggerei mai la posta privata in pubblico di altri per utilizzarla a mio favore, non faccio la delatrice, non parlerei mai di malattie, di eventuali sofferenze vere o finte altrui.
Non solo perché questi sono insulti personali volgari e gratuiti che nulla hanno a che vedere con programma che è un gioco, o sul ballo, ma argomenti sui quali si può denunciare per diffamazione e violazione della privacy, gravi, non lo farei mai perché mi sentirei un essere meschino, perché ho un limite etico che mi impedisce di fare attacchi di simile basso livello personali sopratutto sulla salute. Un conto è scherzare un conto è offendere“, ha scritto su Facebook.
Nella diatriba, interviene anche il fidanzato di Selvaggia
Lorenzo Biagiarelli, fidanzato della Lucarelli ha detto la sua sulla questione, prendendo le parti della compagna in un lungo post su Facebook:
“Ciao Alba, mi permetto di intervenire in qualità non di fidanzato di Selvaggia ma semplicemente di lettore, inteso come persona che decifra combinazioni di lettere e ne comprende il significato.
Pertanto non esaminerò né giudicherò i motivi dell’astio, ma mi limiterò all’interpretazione delle frasi da cui ti senti ferita e danneggiata.
1- Patonza. Intanto nessuno ti ha dato della ‘patonza’, semplicemente perchè non si ‘dà’ della patonza. Patonza è un termine colloquiale e scherzoso per definire l’organo sessuale femminile in modo non volgare, per cui dare della patonza ha lo stesso senso sintattico di ‘dare del braccio o del capello’, quindi nessuno.
Lo usa spesso Luciana Littizzetto, per esempio, che non definirei un’icona del turbomaschilismo, ecco. Per tornare al post della ‘patonza’, il significato di quanto scritto è questo: ‘Se davvero l’esibizione di Alba è coincisa con il picco degli ascolti dovremmo, per battere la concorrenza, tenerla in questa posizione (da te pubblicata su Instagram senza nessuna coercizione esterna, almeno spero) per tutte le puntate’. Manca giusto un’emoticon sorridente per sottolineare il carattere umoristico e leggero dell’affermazione, ma si presuppone che una platea mediamente scolarizzata possa comprendere l’ironia da sé. Purtroppo anche Annibale presupponeva che a Capua nessuno gli avrebbe rotto i coglioni e invece sappiamo tutti com’è andata a finire.
2- Attaccata, lasciata, alopecia, malata. Ed ecco che l’antica disciplina della retorica torna a metterci il suo zampino, brava com’è a nascondersi. La ‘domanda retorica’ è d’altra parte la più celebre e mistificante rappresentazione dell’antica arte dei Greci e dei Romani, proprio perchè, diversamente da altre sue parenti come l’iperbole o l’allitterazione, si camuffa da domanda reale. Ma partiamo da più lontano. Alla richiesta di maggiore solidarietà nei tuoi confronti da parte di una commentatrice, Selvaggia risponde con una serie di domande: ‘è malata? è stata attaccata? è stata lasciata? ha l’alopecia?’.
Eccole, sono proprio loro: le domande retoriche! Una domanda retorica è in realtà una finta domanda, proprio perchè non richiede risposta a causa della sua ovvietà. La risposta ovvia è no, in questo caso (o almeno spero vivamente per te, anche se mi sento di poter affermare con sicurezza che tu non soffra di alopecia). Ne consegue che il senso della frase sia questo: la solidarietà è un sentimento importante che si riserva a persone che soffrano di un problema serio, come la malattia o l’alopecia, e non certo a chi partecipa a una gara dilettantistica di ballo dove, tra l’altro, non si vince nulla.
Qui nessuno ti augura malattie o afferma che tu soffra di alopecia, e anzi dichiara che qualora, Dio non voglia, tu incappi in una di queste disgrazie sarà assolutamente solidale e vicina a te. Se invece la tua critica era alla ridondanza di Selvaggia nel porre ben 5 domande retoriche, beh, hai assolutamente ragione. Chiunque mastichi Cicerone o Quintiliano sa benissimo che il numero ideale per una massima efficacia è 3. Purtroppo, come si dice spesso, nessuno nasce imparato.
3- La delazione. Qui la questione è più facile e pertanto sarò più breve (lo so, non sono stato propriamente Alessandrino finora). Ieri sera, durante la diretta, le hai dato della ‘delatrice fetente’ per aver citato un sms che le mandasti durante la scorsa edizione di Ballando con le Stelle. Delatore o sicofante è, in generale, chi per convenienza denuncia un’azione riprovevole di qualcun altro.
Ma il messaggio in questione è tutt’altro che cattivo e negativo. Il tuo ‘Unica voce fuori dal coro, continua così’ mi sembra invece essere un messaggio di sinceri complimenti, e pertanto, rivelandolo, nessuno ha rivelato una tua colpa, anzi ha applaudito a un tuo gesto affettuoso e gentile.
Cioè, se qualcuno dicesse di me che scrivo e dico cose buone delle persone con cui interagisco, io ne sarei ben felice!
Qui l’unico insulto, per quanto leggero, è il tuo ‘fetente’ che riservi a Selvaggia. Per esperienza diretta posso garantirti che Selvaggia non puzza affatto, è molto profumata. Anzi, sono a consigliarti di provare la crema alla Rosa Canina di Body Shop che lei utilizza la sera prima di coricarsi: ne rimarrai davvero colpita.
Spero che questo basti a riportare un po’ di calma nella maretta: il fraintendimento è spesso l’unica causa di conflitto, e a ripristinare l’armonia a volte basta favorire la comprensione, stavolta sia sintattica che lessicale, delle parole della discordia. Cordialmente.
Lorenzo
Ps. Credo di fare cosa gradita nell’invitarti a una correzione. ‘Popoloratissima’, aggettivo che usi nella tua bio qui su Facebook, non ha nessun significato nell’italiano corrente (e nemmeno in quello desueto)”.
Pensavate fosse finita così? E invece no…
“Avete passato una vita a dire che non so fare niente e adesso che partecipo a “Ballando con le stelle” dite che dovrei saper ballare? La Parisi ha smesso di ballare a 50 anni, io inizio a 55 e dovrei essere brava? Sono sempre stata un bluff, anzi, sono il più grande bluff certificato della tv”, si è sfogata Alba Parietti sulle pagine del settimanale Chi.
“Mi dispiace di essere caduta nella trappola di Selvaggia, ero carica con lei per le provocazioni precedenti e sabato scorso l’ho attaccata prima ancora che parlasse, ma non mi sono piaciuta. Non è che la Lucarelli non meritasse la mia aggressione, ma avrei dovuto essere più ironica.
Ho stima di lei quando scrive ma non le perdono certi cali di sensibilità verso donne più grandi, la trovo disonesta intellettualmente. Ha definito Giuliana De Sio una “scimmia che balla”, ha sottolineato, proprio lei, i miei “problemi con l’ego”, mi ha derisa su internet come una bulletta e voleva persino leggere in diretta un messaggio di stima che le avevo mandato l’anno scorso, un vizio che ha spesso.
Selvaggia non è per niente una paladina delle donne perché si mostra gentile con quelle giovani per far vedere che non si sente in competizione, ma si accanisce con quelle che hanno una certa età e una certa carriera. Sceglie bene le proprie prede forse perché vive sputtanando gli altri e litigando, ma per me non è così, spero che d’ora in avanti il mio buongusto prevalga sulla provocazione“, ha concluso la donna.
La Parietti contro Brabara D’Urso
Alba Parietti si è scagliata anche contro Barbara d’Urso a Chi:
“Quando vedo le “Dursointerviste” mi sento morire per quelli che sono lì. Eppure non riesco a cambiare canale (…) La tv è una perversione, ti attrae anche quello che ti fa schifo.
In televisione siamo attratti dal peggio, dalla rissa, dalle persone che si insultano – prosegue la Parietti, che in queste settimane, nelle vesti di ballerina dello show Rai, è al centro di un’accesa querelle con il giudice Selvaggia Lucarelli – io stessa sono attratta dall’orrido”.
In che rapporti sono oggi Alba e Selvaggia?
“Non abbiamo nessun rapporto, anche perché Alba dietro le quinte non mi saluta nemmeno. E pensare che lo scorso anno mi aveva mandato dei messaggini durante la diretta di Ballando, scrivendomi “brava” per poi farmi i complimenti per il mio stile, perché a suo dire ero l’unica voce fuori dal coro. Ma quest’anno, che è lei a ballare, mi preferirebbe nel coro…“, ha confessato la blogger a Novella 2000.