Apre a Los Angeles il primo bar per soli vaccinati

Apre a Los Angeles il primo bar per soli vaccinati

Una realtà di Los Angeles si trasforma in un bar per soli vaccinati, un club privato dove i commensali possono consumare in sicurezza.

Per far fronte alla pandemia e permettere di accogliere i suoi avventori in sicurezza, The Other Door, un cocktail bar a Los Angeles è pronto a cambiare le carte in tavola. Un bar per soli vaccinati, anzi, un vero e proprio club privato per chi ha già ricevuto entrambe le dosi del vaccino, con tanto di tessera per diventarne membri.

I requisiti per l’accesso al cocktail bar per vaccinati

Per prepararsi al cambiamento The Other Door cambia anche nome, il nuovo locale prenderà il nome di Risky Business e non sarà più aperto a tutti. L’accesso sarà, infatti, consentito solo a coloro i quali decideranno di diventarne membri. I requisiti? Portare con sé le prove della vaccinazione sarà necessario se si vuole entrare a far parte di questo club esclusivo. La tessera per divenire membri del locale costerà 20$, ma per il lancio è in offerta a 10$.

Ogni membro che verrà accettato riceverà una tessera metallica con la quale potrà provare la vaccinazione, e accedere quindi al locale. E per chi ancora non è vaccinato? Lo staff ha pensato di consentire le prenotazioni delle tessere già da ora. In questo modo, a vaccinazione avvenuta, i clienti diventeranno membri effettivi del club. Per il momento, quindi, il club sarà già pronto ad accogliere personale medico e lavoratori dei settori che hanno già ricevuto i vaccini.

Le opinioni contrastanti sull’apertura

In un’intervista a Eater LA, il network focalizzato sul tema food & dining, i co-proprietari del locale hanno raccontato le loro vicissitudini per riuscire a non soccombere alla situazione. Dapprima facendo affidamento solo sulle consegne a domicilio e l’asporto, per poi vedere un barlume di speranza. Da qui l’idea di provare a ripartire con l’annuncio a fine marzo del loro Risky Business, un bar per soli vaccinati.

L’iniziativa ha attirato già un grande interesse, ma tra i tanti clienti alla ricerca di un abbonamento, ci sono stati anche i contrari. Tra le critiche c’è chi vede l’iniziativa come discriminatoria, nei confronti ovviamente di chi ancora non ha ricevuto il vaccino. Secondo gli ideatori, invece, la loro potrebbe essere una proposta pionieristica ad aprire il campo a locali come questi, per riuscire a ritornare un po’ per volta ad una nuova normalità.