Appunti dalla London Fashion Week: il dress must-have è sensuale e sostenibile

Appunti dalla London Fashion Week: il dress must-have è sensuale e sostenibile

Impegnata, determinata, fra tendenza e attualità, la London Fashion Week porta in passerella collezioni sperimentali e responsabili.

Fa meno rumore in termini di social, ma resta una fucina di sperimentazione, stilisti iconici e spunti utili e fashion per ragionare sul nostro modo di vivere e rapportarci alla moda: la London Fashion Week non rinuncia all’abito spettacolare, ma è forse la giù intellettuale delle fashion week. Da sempre la moda londinese resta la più ribelle, campo fiorente di avanguardia, di stile scanzonato che va oltre ogni cliché.

Vivienne Westwood, evergreen, Nensi Dojaka, Matty Bovan e David Koma, sono questi i nomi degli stilisti le cui collezioni hanno espresso e sintetizzato i trend di questa London Fashion Week, che torna ad educare alla sostenibilità come fashion lifestyle, e ad osare con abiti sensuali che diventino il secondo linguaggio del corpo femminile.

London Fashion Week 2022: il Save your Souls di Vivienne Westwood

Da tempo nel settore del fashion si parla di sostenibilità, tanti sono i marchi che stanno riducendo nettamente se non escludendo il poliestere dalla loro produzione, ricavando dalla plastica raccolta negli oceani linee non solo di abbigliamento ma anche costumi da bagno. La moda e i suoi attori cercano quindi di dare costantemente un messaggio forte, spesso sollecitata dagli stessi consumatori. Anche Vivienne Westwood, da sempre sensibile a temi d’attualità scende in campo, con la sua collezione primavera/estate 2022 dal titolo Sos, Save your souls.

Salva la tua anima, salva te stesso, questo è l’invito della stilista che dedica la collezione estiva al mare, lui che è testimone delle minacce climatiche e dei cambiamenti che ormai interessano tutto il mondo, lui che è anche uno degli elementi naturali più preziosi che ci accompagna e ci affascina ad ogni stagione.

La collezione della Westwood, insieme al marito Andrea Kronthaler, è un grido d’aiuto e allo stesso tempo testimonianza di un abbigliamento sostenibile, realizzato con tessuti riciclati, materiali cruenti-free, scarti di tessuto e lane speciali prodotte da agricoltura biologica. Lo stile sperimentale della stilista inglese questa volta si esprime soprattutto nel mix and match dei tessuti, al servizio sempre di un design estroso ed originale.

Nensi Dojaka: la promessa della settimana della moda inglese celebra le forme del corpo femminile

Ma se la Westwood è da sempre garanzia di una donna che sa rendere trendy un abito perché voce di un tempo e della società, la grande sorpresa è Nensi Dojaka, vincitrice del premio LVMH, che ogni anno premia designer emergenti. Originaria dell’Albania, nata nel 1994 Nensi per la sua prima collezione da solista ha deciso di rompere il ghiaccio celebrando il corpo femminile, e la possibilità di celebrarlo attraverso la moda, i tessuti, in ogni sua espressione.

Abiti leggerissimi, sensuali più che mai, sostenuti spesso da soli lacci, sono l’audace invito a scoprirsi senza paura alcuna, ad amare se stesse e il proprio corpo, contro ogni paura o stereotipo. La sua collezione oltre che essere incantevole, coraggiosa e scenografica, è un messaggio di speranza: liberare la propria personalità ed esprimerla attraverso le curve e le sfumature delle silhouette femminili. Segnatevi questo nome, perché i suoi bustini composti da fili e trasparenze diventeranno presto un trend cult.