Tra le ipotesi al vaglio del governo spunta un lockdown per chi è senza vaccino: come funzionerebbe e quali sono le reazioni degli esperti.
Per fermare la quarta ondata l’Italia potrebbe varare un nuovo lockdown, ma solo per chi è senza vaccino. Spunta una nuova ipotesi sul tavolo del Cts e del governo per cercare di arginare la crescita dei contagi nel nostro paese. Una chiusura ‘ad personam‘, solo per coloro che hanno scelto di rinunciare alla vaccinazione anti-Covid. Una soluzione che potrebbe essere adottata anche in altri paesi, ad esempio l’Austria, e che dovrebbe arrivare presto anche in Italia. Ma come funzionerebbe? Ecco tutti i dettagli su un’ipotesi che divide l’opinione pubblica.
Lockdown senza vaccino: come funziona
Di un lockdown per non vaccinati ha parlato apertamente in un intervento su Rai Radio 1 il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Una soluzione che agli occhi di buona parte della comunità scientifica appare corretta. Se i contagi continueranno a salire e le vaccinazioni non raggiungeranno il traguardo del 90%, obiettivo prefissato dal governo, d’altronde ci sarebbero poche scelte. Si dovrebbe o tornare alle misure restrittive per tutti, oppure all’introduzione delle distinzioni e magari l’obbligo vaccinale per altre categorie di persone oltre al personale sanitario.
“Credo sia giusto fare una distinzione fra chi si è vaccinato e chi non lo ha fatto“, ha spiegato Costa, sottolineando come non sia giusto che chi si è vaccinato, con la consapevolezza di proteggere se stesso e gli altri, debba subire nuove restrizioni. Per questo motivo serve proseguire con la campagna vaccinale, promuovendola presso tutti anche con misure severe, se necessarie.
Ma come funzionerebbe un lockdown solo per non vaccinati? Come ogni altro lockdown, misura tra le più difficili da sopportare, ma solo per le persone che non hanno accettato la vaccinazione. In un modello del genere, i non vaccinati non potrebbero uscire di casa se non per motivi di necessità o urgenza, ad esempio per lavoro o per fare la spesa.
Nuovo lockdown: i pareri contrari
Non tutti sono però d’accordo sulla correttezza di una misura che finirebbe per coinvolgere solo una parte della società, quella appunto delle persone che hanno scelto di rinunciare alla vaccinazione. L’ipotesi di un lockdown ‘austriaco’, trova infatti in disaccordo anche eminenti rappresentanti della comunità scientifica, come Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova.
Intervistato da Cusano Italia Tv, l’esperto ha sottolineato come una misura del genere in Italia non sarebbe costituzionalmente accettabile: “Non credo sia una cosa giusta“. Questo noin vuol dire che non si debba però fare di tutto per convincere le persone a vaccinarsi, anche perché, aggiunge Crisanti, è impossibile che molti abbiano più paura del vaccino che del virus. Fare attenzione non basta, perché al virus “basta una volta sola per infettare“. Per questo invita tutti a sottoporsi alla vaccinazione. In questo modo, arrivando al 90% di vaccinati, con tutta probabilità non ci sarebbe bisogno di nessun lockdown, né per non vaccinati né generalizzato.