Lo chiamavano Jeeg Robot: ecco le location del film

Lo chiamavano Jeeg Robot: ecco le location del film

Ecco quali sono le location di Lo chiamavano Jeeg Robot, il film con protagonista Claudio Santamaria nei panni di un supereroe.

Nel 2015 usciva nelle sale cinematografiche Lo chiamavano Jeeg Robot, film diretto da Gabriele Mainetti che ha per protagonista un piccolo criminale che, dopo essersi immerso nelle acque del Tevere per scappare alla polizia, acquisisce dei superpoteri che prima utilizza per i propri interessi personali, poi per cercare di fare del bene alla comunità. Il titolo del film è un chiaro riferimento al manga Jeeg robot d’acciaio. Vediamo ora quali sono le location di Lo chiamavano Jeeg Robot.

Lo chiamavano Jeeg Robot: le location del film

La storia raccontata in Lo chiamavano Jeeg Robot è ambientata a Roma ed è stata girata proprio nella Capitale e nei comuni limitrofi. Il protagonista, Enzo Ceccotti, abita in un appartamento all’interno di un palazzo popolare che si trova in via dell’Archeologia 71.

Il punto del Tevere dove Enzo si butta e acquisire i superpoteri venendo a contatto con i fusti contenenti materiale radioattivo è sotto il Lugotevere Castello. Il Centro Commerciale dove si recano Enzo e Alessia è il Centro Commerciale Cinecittadue, mentre il Luna Park dove si recano è Fantasyland, a Pomezia.

Tra le location di Lo chiamavano Jeeg Robot citiamo anche il Palacavicchi, che è il locale dove lo Zingaro canta una canzone di Anna Oxa.

Lo chiamavano Jeeg Robot: il cast del film

Il protagonista principale di Lo chiamavano Jeeg Robot è Claudio Santamaria, che interpreta appunto il ruolo di Enzo Ceccotti. Il coprotagonista è Luca Marinelli, che veste i panni di Fabio Cannizzaro, ovvero lo Zingaro, il criminale principale rivale del protagonista. Ilenia Pastorelli è invece Alessia.

Nel cast del film sono poi presenti anche Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei, Francesco Formichetti, Daniele Trombetti, Joel Sy, Antonia Truppo, Salvatore Esposito, Gianluca Di Gennaro, Joana Jimenez, Giampaolo Crescenzio e Tommaso Di Carlo.

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