L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose: ecco le location del film

L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose: ecco le location del film

Ecco quali sono le location di L’incredibile storia dell’Isola delle Rose: il film diretto da Sidney Sibilia è tratto da una storia vera.

Era il 2020 quando su Netflix arrivava L’incredibile satira dell’Isola delle Rose, film che racconta la storia vera dell’Isola delle Rose, ovvero quella piattaforma costruita nel Mar Adriatico, al di fuori delle acque territoriali italiane, da Giorgio Rosa. L’ingegnere nel 1968 autoproclamò come stato indipendente la piattaforma artificiale di 400 metri quadrati. Per sapere come è finita questa storia vi lasciamo guardare il film: vediamo però ora quali sono le location di L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose: le location del film

Ma dove è stato girato L’incredibile storia dell’Isola delle Rose? La location principale del film, ovvero la piattaforma dell’Isola delle Rose, è stata ricostruita non nel mezzo del Mar Adriatico ma a Malta, dove si trova la piscina più grande di tutta Europa. La piattaforma è stata ricostruita con le dimensioni reali di quella vera.

Elio Germano

Nel film vediamo diverse scene ambientate a Bologna, in realtà quella che viene presentata come la città dell’Emilia Romagna è Roma. Allo stesso modo non è Strasburgo la città dove il protagonista si reca per portare alle Nazioni Unite il caso della sua isola: la cittadina che è presentata come Strasburgo è in realtà Cogne, in Valle D’Aosta.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose: il cast del film

Il protagonista di L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Giorgio Rosa, è interpretato da Elio Germano. Un ruolo da protagonista ce l’ha anche Matilda De Angelis, che veste i panni di Gabriella, l’ex fidanzata di Giorgio Rosa.

Nel cast del film troviamo poi anche Luca Zingaretti nei panni del Presidente della Repubblica Giovanni Leone e Fabrizio Bentivoglio, in quelli del ministro dell’Interno Franco Restivo. E poi ancora Leonardo Lidi, Andrea Pennacchi, e François Cluzet.

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