Oscar alla carriera per Lina Wertmuller: “Un premio inaspettato”

Oscar alla carriera per Lina Wertmuller: “Un premio inaspettato”

La regista Lina Wertmuller, prima donna candidata agli Oscar nel 1977, riceverà la statuetta d’oro come onorificenza alla carriera nel 2020.

Con sorpresa ed entusiasmo Lina Wertmuller, regista italiana che il prossimo 14 agosto compirà 91 anni, nel 2020 riceverà l’Oscar alla carriera per i suoi meriti cinematografici: “Si è distinta in modo straordinario lungo la sua carriera, e il contributo eccezionale dato al cinema”, si legge in un post su Twitter dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences. Insieme a lei riceveranno il premio anche David Lynch, Wes Studi e Geena Davis.

Lina Wertmuller: Oscar alla Carriera

Nel 1977 con il film Pasqualino Settebellezze, Lina Wertmuller è stata la prima donna a ricevere la candidatura agli Oscar. Adesso, dopo la bellezza di 42 anni, la regista 91enne di vedrà finalmente assegnare l’ambito premio per il suo contributo artistico nel mondo del cinema:

“Sono molto grata per la decisione di assegnarmi questo premio. Un premio che non mi aspettavo affatto e che per questo è tanto più gradito, mi fa tanto più piacere. Certo gli americani, grazie a Dio, mi hanno sempre voluto bene”, ha dichiarato la regista in un’intervista riportata da La Repubblica.

LINA WERTMULLER

Oltre a lei riceveranno l’ambito premio anche Geena Davis, Dabid Lynch e Wes Studi che, come ha fatto sapere l’Academy of Motion Picture Arts & Sciences: “Hanno trasformato l’industria del cinema.”

Gli altri premi e la carriera

Nel 2010 la regista ha ricevuto un David di Donatello, sempre alla carriera, mentre nel 1977 il suo film Pasqualino Settebellezze ricevette ben 3 nomination agli Oscar. L’ultimo film della regista risale al 2004, Peperoni ripieni e pesci in faccia (con Sophia Loren) ma tantissimi altri sono i suoi lungometraggi noti al grande pubblico: Io speriamo che me la cavo del 1992 (con Paolo Villaggio) e anche Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto del 1974 (con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini).