È di Liliana Resinovich il corpo ritrovato il 5 gennaio nel boschetto dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. Aperto un fascicolo per omicidio.
Il corpo della donna trovata morta lo scorso 5 gennaio, nel bosco dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste è di Liliana Resinovich, la sessantatreenne triestina scomparsa il 14 dicembre. Ad effettuare il riconoscimento è stato il fratello Sergio, che ha visto le foto della salma.
Anche il marito Sebastiano Visintin è stato chiamato per riconoscere il cadavere e ha detto: “Ho visto le foto del corpo, e purtroppo è inequivocabilmente quello della mia Lilly: con oggi si sono spente le mie speranze di vederla tornare in casa”
Le cause della morte saranno accertate dall’autopsia, ma nel frattempo la procura ha aperto un fascicolo per indagare sulla vicenda che ha coinvolto, purtroppo, la povera Liliana.
Cosa è successo a Liliana?
Non si capiscono bene le dinamiche dell’omicidio che ha coinvolto Liliana Resinovich, che avrebbe lasciato casa sua per dirigersi da Claudio, un suo amico speciale di ottant’anni, con il quale sembra ci sia stata una relazione.
Liliana era in pensione, dopo aver lavorato alla Regione Friuli per diversi anni. Si era sposata con il fotografo Sebastiano Visintin nel 2005, il quale ne ha denunciato la scomparsa, sotto le pressioni del fratello della moglie e di diversi amici.
Sia il marito che il signor Claudio sono stati interrogati dalla Questura. Quest’ultimo ha anche rilasciato una dichiarazione in tv, al programma Ore 14, dicendo: “Non so niente. Ero via da quattro giorni. Io l’ultimo ad aver parlato con Liliana? Certo, l’ho detto e non c’è altro. Com’era quella mattina? Normalissima, quello che avevo da dire l’ho detto tutto – tutto – quella mattina in Questura. E’ stato detto, scritto, ma purtroppo non ci sono novità. Io me ne sono ‘scappato’ proprio per non dovere sottostare non dico ad interrogatori, per l’amor di Dio, ma è inutile parlare di cose già dette fino a quando non ne escono di nuove“