L’Eredità 2024, Insinna o Insegno? Il curioso retroscena

L’Eredità 2024, Insinna o Insegno? Il curioso retroscena

Pino Insegno condurrà L’Eredità 2024 oppure tornerà Flavio Insinna? Il curioso retroscena Rai e l’intervento del manager del doppiatore.

L’Eredità 2024 sembra avere un futuro incerto per quanto riguarda il conduttore del programma. Infatti, un inaspettato retroscena della dirigenza Rai ha letteralmente scombussolato tutto. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme qui sotto.

Il curioso retroscena Rai

Come riportato da il Corriere della Sera, sembrerebbe che la dirigenza Rai stia apportando alcune modifiche ai palinsesti 2024. La notizia più eclatante riguarda il futuro di conduttore di Pino Insegno. Il doppiatore a gennaio 2024 avrebbe dovuto essere il nuovo conduttore de L’Eredità, il game show di grande successo ma soprattutto dagli enormi incassi che dal 2018 era nelle mani di Flavio Insinna. Ma gli ascolti poco confortanti su Rai 2 de Il mercante in Fiera avrebbero condotto la dirigenza Rai a tirare le somme, modificando anche alcune precedenti scelte.

Tuttavia, l’eventuale decisione di chi dovrà condurre la nuova edizione de l’Eredità non spetta solo a mamma Rai ma anche ai titolari del fortunato format tv, ovvero Banijay. Stando ai rumors, però, pare che in via Mazzini il dado sia stato già tratto. Quindi Pino Insegno prenderà o no il posto di Flavio Insinna? Lo scopriremo presto.

Pino Insegno

Le parole del manager di Pino Insegno

Dopo un giorno intero di voci e indiscrezioni, con semi dichiarazioni e molte ipotesi ormai virali, Diego Righini, il manager di Pino Insegno, ha deciso di rilasciare una sua dichiarazione pubblica. In una intervista a Tag24, l’uomo ha affermato: “Voci totalmente fake news, falsità come sempre diffuse verso un professionista. I contratti sono blindati e già firmati. Noi siamo certi che gli ascolti 2024 de l’Eredità saranno ancor più elevati” ha commentato Righini.

La risposta di Pino Insegno e della Rai

Pino Insegno all’AdnKronos ha detto solamente poche parole, ovvero che trattasi di “Parole in libertà di qualcuno”, aggiungendo anche di mal sopportare, ormai, la pressione della stampa: “Non ce la faccio più a sentirvi” si è sfogato il doppiatore.
La Rai, invece, ha ufficialmente commentato le voci in circolazione dicendo che la decisione “Qualunque sia non è stata ancora presa. Lo decideremo entro novembre insieme a Banijay”, ossia la società proprietaria del format cui la TV di stato deve per forza confrontarsi sulle eventuali mosse da mettere in campo.