Benefici e pericoli del Ledum Palustre
Le proprietà del Ledum Palustre sono moltissime, conosciute in tutto il mondo fin dall’antichità e recentemente riscoperte.
Habitat del Ledum Palustre
Come dice il suo stesso nome, il Ledum Palustre, conosciuto più comunemente con il nome di Rosmarino Selvatico, è una pianta della famiglia delle ericacee che predilige habitat umidi e poco assolati. Ideali sono le zone paludose e quelle negli immediati pressi di specchi d’acqua dolce.
E’ diffuso in gran parte dell’emisfero settentrionale: dall’America all’Europa Settentrionale, dove fu utilizzato anche per aromatizzare la birra.
Le proprietà del Ledum Palustre
L’utilizzo culinario di quest’erba fu assai diffuso nel Medioevo, durante il quale venne utilizzato appunto dai birrai, e conobbe una certa ripresa sul finire del Settecento durante la Guerra di Indipendenza Americana. In quel periodo venne infatti adoperato come sostituto del tè per preparare infusi corroboranti. Riconosciuto come eccitante, fu comunque presto abbandonato a causa delle sue proprietà potenzialmente tossiche per l’organismo, che non ne riesce ad assumere grandi quantità.
Utilizzato dalla medicina tradizionale come disinfettante, antinfiammatorio e analgesico, il Ledum Palustre è un ottimo rimedio polivalente.
Attualmente il Ledum Palustre viene utilizzato in maniera piuttosto diffusa in qualità di antizanzare naturale. La capacità di tenere lontani gli insetti indesiderati (non soltanto zanzare, ma anche cimici e tarme) deriva dalle sue proprietà aromatiche. Il suo sentore di canfora infatti è in grado di alterare l’odore del sudore prodotto dal corpo in maniera che risulti sgradito alle zanzare ma rimanga del tutto inalterato per la percezione umana.
In qualità di antizanzare il Ledum Palustre può essere somministrato sia in granuli sia sotto forma di lozione. Nel primo caso si dovrà cominciare il trattamento ben prima del periodo estivo perché la terapia abbia tempo di essere efficace. I granuli sono messi in commercio a diverse concentrazioni di principio attivo che vanno dai 3 ai 200 CH (gocce di tintura madre per 99 gocce d’acqua distillata).
L’assunzione dei granuli deve avvenire a stomaco vuoto e durante il trattamento è sconsigliato bere caffè.