Appena finita l’emergenza si torna al mare: voglia di isola d’Elba

Appena finita l’emergenza si torna al mare: voglia di isola d’Elba

La Fase 2 dell’emergenza coronavirus è ormai iniziata da qualche settimana, e tra le persone è viva e palpabile la voglia di tornare al mare e di riprendere in mano tra le normalità.

Ecco, quindi, che ritorna a farsi sentire il desiderio di godersi la stagione estiva sulle spiagge più belle del nostro Paese: vale la pena di iniziare a scoprire quali sono i traghetti elba che permetteranno di raggiungere l’Isola d’Elba, di sicuro una tra le mete più ambite.

Le spiagge di Felciaio

Le spiagge di Felciaio, per esempio, rappresentano un ottimo motivo per fare rotta verso l’Elba. Per chi non le conosce, frequentarle sarebbe una fantastica scoperta: si tratta di due anse di ghiaia e sabbia a cui si aggiungono altre tre insenature di ghiaia di piccole dimensioni, con scogli e ciottoli che danno vita a un paesaggio selvaggio ma non per questo inospitale.

Le spiagge principali sono due, ma è quella centrale la più conosciuta, complice la sua conformazione protetta e il suo carattere intimo. Piccola e accogliente, sotto certi aspetti ha le sembianze di una piscina, che può essere raggiunta dopo che anche la maggiore è stata oltrepassata. Riconoscerla non è difficile, visto che in genere è rivestita con un cumulo di posidonia.

Non ci sono stabilimenti balneari, e dunque non è possibile noleggiare né ombrelloni né lettini. Poco male, però, perché il paesaggio è davvero meritevole. È disponibile anche un parcheggio per le auto: da qui parte un viottolo che conduce verso la spiaggia attraversando la macchia mediterranea. Il parcheggio è sterrato e vi si accede tramite una stradina piccola che parte dalla spiaggia di Lido, sul versante occidentale.

La spiaggia di Laconella

Vale la pena di andare alla scoperta anche della spiaggia di Laconella: potrebbe essere l’occasione per vedere il golfo di Lacona, diviso in due parti da una scogliera di piccole dimensioni dove non passa inosservata la graziosa spiaggia di Punta della Contessa.

Lacona è la spiaggia di dimensioni maggiori, mentre a est c’è il litorale di Laconella: si tratta di un arenile di sabbia bianca raccomandato in modo particolare a chi ama lo snorkeling. Il parcheggio per le auto è disponibile, ma solo a pagamento, mentre come a Felciaio non ci sono stabilimenti balneari: se si ha bisogno di un ombrellone è necessario averlo già con sé.

Il tragitto per raggiungere questa location non è particolarmente ostico: una volta partiti dalla strada provinciale è necessario arrivare al camping Laconella e superare il suo ingresso. A questo punto ci si può addentrare lungo un piccolo sentiero che conduce verso il mare, mentre le piante di rosmarino ai lati regalano un profumo davvero unico.

Marina di Campo e la spiaggia di Cavoli

Per chi decide di andare a Marina di Campo, un punto di riferimento da cui non si può prescindere è la spiaggia di Cavoli: qui c’è anche uno stabilimento balneare, oltre a un parcheggio a pagamento per le auto. Arrivando dalla provinciale, è necessario imboccare la strada asfaltata che conduce verso il centro abitato e poi in spiaggia.

Partendo dal parcheggio, invece, è sufficiente sfruttare il percorso pedonale. L’arenile, caratterizzato da una sabbia particolarmente candida, è separato in due parti da una piccola scogliera. Qui si può fare il bagno già da inizio marzo, ma il mare è ospitale fino ai primi giorni di novembre. Sono tanti i giovani che scelgono questa destinazione: trascorrono le giornate in spiaggia e poi di sera si spostano all’Elba per sperimentare il massimo del divertimento.

isola d’elba

La spiaggia di Fetovaia

Rimanendo sempre nel contesto di Marina di Campo, un’altra spiaggia da non lasciarsi sfuggire è quella di Fetovaia, dotata di parcheggio e con la possibilità di noleggiare ombrelloni: tutto ciò che si può desiderare per una giornata in spiaggia. Questo è uno dei lidi più visitati e celebri di tutta l’isola, a dispetto delle dimensioni contenute.

Il motivo della sua fama è da individuare, tra l’altro, nel contrasto di colori che risalta grazie alle tonalità verde smeraldo del mare, al bianco della sabbia e alla vegetazione verdeggiante della macchia mediterranea. Molto suggestivo è il panorama creato dal promontorio che domina la spiaggia, con vari angoli che meritano di essere esplorati con il boccaglio e la maschera, ma anche in pedalò.

La spiaggia di Sant’Andrea

Che si parta da Marina di Campo o da Marciana, si può raggiungere senza difficoltà la spiaggia di Sant’Andrea: è sufficiente seguire l’Anello occidentale e poi prestare attenzione ai cartelli per la frazione costiera. Arrivando in auto si trova parcheggio senza problemi, e la presenza di uno stabilimento balneare consente di noleggiare un ombrellone.

Va detto che si tratta di una spiaggia non troppo ampia, visto che la lunghezza complessiva è di circa 130 metri: ma lo spettacolo offerto dalla natura vale il viaggio. Nei mesi di aprile e di maggio, per esempio, il fucsia e il verde sono i colori predominanti del promontorio di Sant’Andrea, visto che questo è il periodo della fioritura del fico degli Ottentotti.

Ma i giochi cromatici derivano anche dal turchese del mare e dal bianco della sabbia. Completano il paesaggio le scogliere di granito e le cosiddette coti piane, che sono degli scogli dalla superficie liscia da cui si può godere la vista della Corsica. Un altro sentiero permette, invece, di arrivare alla spiaggia di Cotoncello.

Portoferraio e la spiaggia dell’Enfola

Infine, l’ultima meta da annotarsi per una vacanza all’Arcipelago dell’Elba è la spiaggia dell’Enfola: contraddistinta da sabbia di colore grigio e nero, è illuminata dal sole al tramonto. In realtà c’è anche un’altra spiaggia, che è rivolta a nord-est e che è composta da sabbia e ghiaia ocra.

Tutte e due le spiagge sono situate accanto all’istmo che unisce l’isola d’Elba con il promontorio dell’Enfola, lungo circa 70 metri. Chi è appassionato di snorkeling può approfittare dei fondali bassi della prima spiaggia. È curioso notare, poi, le piazzole, i depositi e i bunker che sorgono sul promontorio e che risalgono agli anni della Seconda Guerra Mondiale.