Le grotte di Waitomo in Nuova Zelanda: il firmamento tra le viscere della terra

Le grotte di Waitomo in Nuova Zelanda: il firmamento tra le viscere della terra

Il fascino delle grotte di Waitomo, un paradiso di luce nel cuore della Nuova Zelanda. Scopriamo quali sono i segreti di questo luogo idilliaco.

Le grotte di Waitomo si trovano nel cuore della Nuova Zelanda. Siamo in un paese insulare circondato da una natura meravigliosa. Due sono le grandi isole che lo costituiscono: l‘isola del Nord, l’isola del Sud e tante altre isole minori. Varie sono le leggende che ne raccontano la genesi.

Tra queste, in particolare, quella secondo cui le due isole avrebbero avuto origine ai tempi del semidio Maui. Quest’ultimo era infatti abituato a pescare a bordo della canoa (l’Isola del Sud) in compagnia dei fratelli. Leggenda narra che, un giorno, riuscirono a pescare un pesce molto grande. Ebbene, proprio quest’ultimo divenne l’attuale isola del Nord. Si dice inoltre che le valli e i monti dell’isola siano nati dai numerosi colpi inferti al pesce per catturarlo.

Le grotte di Waitomo, un angolo di paradiso sotto terra

Oggi l’isola del Nord, leggende a parte, presenta diversi punti di interesse turistico. Tra questi le città di Auckland e Wellington e le Waitomo Caves anche conosciute come Glowworm Caves (le Grotte delle Lucciole).

Si tratta di un ricco complesso di grotte calcaree nate 30 milioni di anni fa a seguito dell’erosione creata dall’Oceano Pacifico.

Sulle grotte sono presenti milioni di insetti. Questi vanno ad illuminarle creando sfumature di luce che passano dal verde al blu. Uno spettacolo del genere lo si può vedere solo a Waitomo.

I Maori erano a conoscenza dell’esistenza delle grotte. Riuscirono però a raggiungerle solo nel 1887 grazie ad una zattera a bordo della quale le visitarono per intero. Successivamente venne scoperto l’attuale ingresso.

Dal 1906 i visitatori provenienti da tutto il mondo hanno così l’opportunità di ammirare il fascinoso fenomeno generato dalle lucciole all’interno delle grotte.

Rotorua, la Nuova Zelanda della cultura Maori: cosa vedere

Soprannominata la città dello zolfo, rientra tra le zone turistiche più visitate dell’isola del Nord. Proprio qui, infatti, risiede la più grande comunità Maori della Nuova Zelanda moderna.

Tra le attrattive il centro di cultura Maori e il parco geologico dei geysers di Whakarewarewa. Qui troviamo infatti il geyser Pohutu che erutta in media ogni ora. Il territorio, inoltre, è caratterizzato dalla presenza di pozze di fango bollente, laghi blu cobalto e cristalli di zolfo.

La sera non può mancare una cena Hangi. A rallegrare l’atmosfera uno spettacolo di danze maori e tante specialità tipiche tra cui le pannocchie di grano bollite nelle acque termali.

Da non perdere, poi, un’escursione al lago Tarawera. Nel corso dell’800 l’omonimo villaggio era la meta turistica per antonomasia. A causa di un’improvvisa eruzione vulcanica, il villaggio è stato completamente distrutto e si è venuto a creare il lago attuale.

Per ritagliarsi una parentesi di relax non può mancare una tappa alla zona termale di Wai o Tapu. Qui ci si può sbizzarrire tra pozze dai variopinti colori: dal verde passando per l’arancione sino al giallo.

Le grotte di Waitomo sono una meraviglia della natura che rivelano quanta bellezza si nasconde anche negli angoli più reconditi della terra.

Fonte Foto: https://pxhere.com/it/photo/954076