Durante la puntata di Matrix l’ex collaboratrice di Fabrizio Corona, Geraldine Darù, ha rilasciato spiazzanati dichiarazioni riguardo l’ex re dei paparazzi
L’ex collaboratrice di Fabrizio Corona è stata ospite del programma Matrix dove ha voluto raccontare la sua verità riguardo il fotografo dei vip: la ragazza ha dichiarato che non è stata lei a incastrare Fabrizio e per far capire la sua lealtà ha anche mostrato il tatuaggio con la data di nascita del suo ex datore di lavoro impresso sulla gamba sinistra, proprio sotto il ginocchio “29/03/1974”. L’ordinanza di custodia cautelare affermerebbe che è stata lei a raccontare ai pm Ilda Boccassini e Paolo Storar di uno strano traffico di denaro: “Con lui non c’è mai stata nessuna lite. Non sono io che ho incastrato Fabrizio Corona”. Dopo che la polizia ha scoperto quasi 3 milioni di euro nascosti tra controsoffitti e conti in Austria, una settimana fa Fabrizio è tornato in carcere e dovrà rispondere dell’accusa di intestazione fittizia di beni.
Geraldine svela alle telecamere di Matrix:
“Ho conosciuto Fabrizio nel 2012 quando lavoravo con un’altra persona e avevamo l’ufficio a fianco. Ci siamo conosciuti, poi sono diventata la compagna del suo ex autista. Ho lavorato per Corona da fine gennaio 2016 fino al 2 settembre 2016. Avevo già finito di lavorare per lui quando c’è stata la perquisizione. Io facevo tutto per lui: autista, amica, confidente, tutto: in quei nove mesi gli ho seguito la casa, gli portavo i miei clienti”.
La ragazza parla anche della notte in cui dovette dormire in un hotel con un borsone pieno di soldi:
“Una mia amica mi ha chiesto se non avessi paura del contenuto e allora l’ho aperto. L’ho subito richiuso: ho visto che c’erano delle buste con scritte delle cifre; ho capito che si trattava di soldi, ma non le ho mai aperte. Il carcere può servire a Fabrizio, perché ha sbagliato con la legge, ma lui va curato per il suo legame con i soldi, deve essere disintossicato perché finché non verrà curato non starà mai bene. Fabrizio di fronte ai soldi non è lui, non è in sé”,
Infine conclude:
“Fabrizio Corona è tutto meno che un delinquente”.