Il cibo degli dei non fa solo miracoli
Le controindicazioni del cacao: in pratica non ce ne sono. Tuttavia, non possiamo dire lo stesso per il cioccolato. Se il cacao è molto poco calorico infatti, il cioccolato lo è molto, specialmente di quello al latte. Sapevate poi che il cioccolato da dipendenza?
Niente cioccolato per chi ha lo stomaco irritabile
Questo alimento è sconsigliato a chi soffre di ernia iatale, perché la teobrima in esso contenuto provoca una diminuzione della capacità contrattiva dello sfintere esofageo superiore, ovvero la valvola che impedisce ai succhi gastrici dello stomaco di risalire lungo l’esofago. Il riflusso dei succhi gastrici nella regione esofagea è infatti una delle cause maggiori di ernia iatale.
Per motivi simili è sconsigliato anche a chi soffre di gastrite e bruciori di stomaco.
Nonostante sia un’evenienza piuttosto rara, il cacao può essere responsabile dell’insorgere di intolleranze o reazioni allergiche che possono manifestarsi con forti emicranie.
Le controindicazioni del cacao
Il cacao ha un basso apporto calorico: per questo motivo le bacche tostate di cacao costituiscono un ottimo spuntino durante un regime dietetico ipocalorico. Non si può dire lo stesso del cioccolato però: il cioccolato al latte fornisce 545 Kcal ogni 100 grammi, il cioccolato bianco 532, il cioccolato fondente, il più adatto al consumo giornaliero, 515 Kcal. E’ quindi sconsigliato consumare più di 20 o 30 grammi di cioccolato fondente al giorno
Il cacao (e quindi il cioccolato) contiene caffeina e teobromina, sostanze poco indicate per chi soffre di tachicardia, per chi è in gravidanza o allattamento. E’ inoltre sconsigliato per chi soffre di dermatiti (soprattutto infantili) e intolleranze.
Il cioccolato contiene inoltre una sostanza chiamata anandamide che, producendo effetti simili a quelli prodotti dal consumo di cannabinoidi, possono portare dipendenza. Dalle analisi statistiche emerge che sono le donne a diventare più facilmente degli uomini dipendenti dal cioccolato.