Laura Efrikian, l’ex moglie di Morandi truffata: “5 mila euro al mio finto nipote”

Laura Efrikian, l’ex moglie di Morandi truffata: “5 mila euro al mio finto nipote”

La voce clonata del nipote e la grande generosità hanno fatto cadere in trappola Laura Efrikian, ex moglie di Gianni Morandi.

Una bruttissima esperienza, quella vissuta dall’ex moglie di Gianni Morandi, Laura Efrikian, truffata da dei malintenzionati che hanno finto di essere al telefono suo nipote, Jacopo, per derubarla di tutti i soldi di cui disponeva in casa. Il triste e amaro racconto al Corriere della Sera.

La truffa subita da Laura Efrikian, l’ex moglie di Gianni Morandi

Laura Efrikian

Oltre al danno dei soldi rubati, anche la beffa: il tutto è avvenuto nel giorno del suo compleanno.

La Efrikian ha raccontato: “Le tre di pomeriggio del 14 giugno, proprio il giorno del mio compleanno, che bel regalo. Ero sola in casa, a quell’ora la mia amica-segretaria Arianna non c’è e gli sciagurati lo sapevano, devono avermi spiato”, ha esordito la donna.

E su come sia andato il tutto: “Suona il telefono fisso. Rispondo. E riconosco la voce concitata di mio nipote Jacopo: ‘Nonna, papà è nei guai, devi aiutarci, per favore, ora ti spiego ma fai in fretta!’. Non era lui, ora lo so, ma un attore con la voce contraffatta, ormai le clonano, sono abilissimi, poi me l’hanno spiegato. Mi farfuglia che Marco aveva comprato un costoso macchinario per i concerti, ma il bonifico con cui lo aveva pagato non era arrivato. Che i titolari erano furiosi, pretendevano i soldi e stavano trattenendo mio figlio nei loro uffici, minacciando di portarlo dai carabinieri per la denuncia”.

“Il mio finto nipote era agitatissimo. E si è subito raccomandato: ‘Non dirlo a nessuno, per carità, papà non vuole, pensa che figura se si viene a sapere’. E gli ho dato retta. Nel frattempo mi hanno chiamato anche sul cellulare, presentandosi come i creditori di Marco, intimandomi di pagarli al più presto”.

Sulla cifra che sono riusciti a portarle via: “Circa 5 mila euro. Li tenevo in camera mia, chiusi in uno stipetto. Li avevo raccolti vendendo i miei quadri e i miei libri. Servivano per i poveri, da anni faccio la volontaria in Africa. ‘Così pochi?’, ha esclamato quello che credevo Jacopo. ‘Non puoi metterci anche dei gioielli, dell’oro?’. ‘Ma sei matto? Non ne ho'”.

Dopo aver spiegato di aver contattato la polizia solo dopo aver perso altro tempo a causa dell’ottima organizzazione di questi ladri, la signora Laura ha aggiunto: “Mi sono sentita mortificata, presa in giro. Di colpo vecchia, inutile, rimbambita, anche se non lo sono affatto. Triste. Succede a tanti, ma non mi consola. Poi dopo è prevalsa la rabbia: se lo avessi avuto tra le mani, quel tipo, lo avrei sbattuto al muro”.

Di seguito anche un recente post Instagram della donna: