La sera dei miracoli di Lucio Dalla, significato: “Galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà”

La sera dei miracoli di Lucio Dalla, significato: “Galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà”

Qual è il significato de La sera dei miracoli di Lucio Dalla? La canzone è una celebrazione del cantautore alla città di Roma.

La sera dei miracoli, pur essendo uscita circa cinquant’anni fa, continua ad essere una delle canzoni più ascoltate e apprezzate di Lucio Dalla. Un brano che vuole essere una vera e propria celebrazione alla città di Roma, “un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali“. Vediamo il testo e il significato del singolo.

La sera dei miracoli di Lucio Dalla: il significato della canzone

Uscita nel 1980, La sera dei miracoli di Lucio Dalla è contenuta all’interno dell’album intitolato Dalla. La canzone è dedicata a Roma, città in cui l’artista ha vissuto dagli anni Sessanta al 1986, quando è tornato nella sua Bologna. Il cantautore l’ha scritta in una sera, dopo essere tornato nella sua casa di vicolo del Buco n.7, a Trastevere, per omaggiare la Capitale e la rinascita delle sue famose estati.

Si muove la città con le piazze e i giardini e la gente nei bar
galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà
ma questa sera vola, le sue vele sulle case sono mille lenzuola
“.

Lucio Dalla racconta di una Roma in movimento, delle persone che affollano le strade. Ci sono i delinquenti a cui bisogna sempre prestare attenzione, ma anche gli innamorati disposti ad ogni cosa pur di vivere il loro amore.

È la notte dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di Roma
ha scritto una canzone
“.

Il cantautore inserisce anche se stesso nel brano, come a voler condividere con i romani quella che è stata la sua vita nella loro città. Lucio Dalla, in una vecchia intervista, ha così parlato de La sera dei miracoli: “Dedico una canzone a chi è di Roma, spero che ce ne siano. Una canzone che ho scritto in un momento di fuoco di Roma, bellissimo in un’estate come questa, di parecchio tempo fa. Io tornai a casa, abitavo a Trastevere mi misi al pianoforte. Avevo visto Roma incendiata da feste, da canti, da gente ubriaca bene, da un momento di grande gioia collettiva. E allora scrissi questa canzone e la dedicai a Roma. (…) Una città unica al mondo, un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali, in cui non c’è contrasto, c’è voglia di stare insieme“.

Ecco il video de La sera dei miracoli di Lucio Dalla:

La sera dei miracoli: il testo della canzone

È la sera dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di Roma
con la bocca fa a pezzi una canzone…

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