La regina degli scacchi: la vera campionessa fa causa a Netflix

La regina degli scacchi: la vera campionessa fa causa a Netflix

Nona Gaprindashvili ha fatto causa a Netflix per La regina degli scacchi, la serie TV basata sulla sua vera storia.

La regina degli Scacchi è piaciuta indistintamente a pubblico e critica, come dimostrano i dati degli ascolti ma anche i tanti premi ricevuti, la serie TV ha saputo conquistare un pubblico molto vasto ma non tutti: c’è anche chi ha addirittura fatto causa a Netflix. Parliamo di Nona Gaprindashvili, vera campionessa di scacchi a cui proprio non è piaciuta una scena della serie TV tanto da portare avanti una causa di ben 5 milioni di dollari contro la piattaforma streaming.

La regina degli scacchi: causa a Netflix per la serie TV

Qual è la scena incriminata de La regina degli scacchi? Quella in cui, durante un torneo, il commentatore cita proprio Nona Gaprindashvili sostenendo che ha vinto sì il titolo mondiale ma senza mai battere un uomo. Quella scena è ambientata nel 1968 e, a quell’anno, la campionessa all’epoca sovietica (è nata nell’attuale Georgia) aveva giù affrontato 59 uomini, 28 dei quali addirittura in contemporanea in un torneo.

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Nona Gaprindashvili è considerata una vero e proprio patrimonio nazionale nel suo Paese, la Georgia, e ora ha tutta l’intenzione di portare avanti la propria battaglia legale. “Non sono molte le cose che mi colpiscono a livello emotivo ma quest’episodio mi ha sorpreso e umiliato. Ho iniziato questa battaglia e continuerò a portarla avanti” ha dichiarato, come riporta Vanity Fair.

La regina degli scacchi: la serie TV

La serie TV La regina degli scacchi è basata sull’omonimo romanzo di Walter Tevis. La protagonista è Beth Harmon (interpretata da Anya Taylor-Joy), una bambina prodigio rimasta orfana che ha un grande talento per gli scacchi. La serie TV segue la sua storia e il suo sogno di diventare un grande maestro di scacchi da quando ha 8 anni fino ai 22.

Ma non è solamente una storia di abilità al tavolo da gioco, perché Beth Harmon non deve solamente lottare con le pedine degli scacchi ma, crescendo, anche con la dipendenza da alcol e psicofarmaci.