La moda che sposa l’ecosostenibilità: il cashmere rigenerato

La moda che sposa l’ecosostenibilità: il cashmere rigenerato

Il cashmere è tra le fibre naturali più pregiate da indossare. Sempre più spesso lo si ricicla, in un’ottica di economia circolare, dando vita al cashmere rigenerato.

La produzione di cashmere ha un forte impatto ambientale: anche solo per 100 gr di materiale vergine serve l’intero vello di una capra. Purtroppo, la regione del Kashmire (da cui la fibra prende il nome) non può allevare mandrie a sufficienza per coprire l’intera domanda a livello globale.

Tutto questo fa aumentare in modo esponenziale il valore del cashmere, e sta letteralmente prosciugando questa preziosa risorsa naturale. Una delle alternative sostenibili, a cui sempre più realtà si rivolgono, è la produzione di cashmere rigenerato, ovvero proveniente da operazioni di riciclo.

Che cos’è il cashmere rigenerato?

Il cashmere rigenerato si ricava dal ricondizionamento della fibra tessile. Il meccanismo di riciclo si ispira ai principi dell’economia circolare. La prima fase prevede che le aziende acquistino o recuperino abbigliamento usato: capi usurati, bucati, strappati o rovinati in qualsiasi modo.

Dopo di che, il materiale subisce un attento lavoro di selezione, che permette di scartare tutto ciò che non è cashmere 100%. Gli scarti sono sottoposti poi a sfilacciatura, ovvero ridotti in pezzi e poi trasformati, attraverso la cosiddetta cardatura, in un grande velo. La fibra così rigenerata viene infine messa in torsione, così da rinforzarla e creare dei filati interamente nuovi.

Perché il cashmere rigenerato è così importante?

Il ricondizionamento del cashmere, oltre a evitare lo spreco di immense quantità di scarti tessili, ha l’obiettivo di ridurre grandemente i costi e i consumi legati alla produzione.

Mediamente, il cashmere rigenerato permette di ridurre del 95% le emissioni di anidride carbonica, dell’80% il consumo dell’energia elettrica e del 90% quello di acqua.

Anche i costi sono nettamente minori: parliamo di circa 1/3 di quello che sarebbe il prezzo del cashmere vergine.