La Cina, con lo yuan digitale costruisce la propria valuta virtuale

La Cina, con lo yuan digitale costruisce la propria valuta virtuale

In un momento in cui Facebook vuole rivoluzionare i pagamenti con la sua Libra, Pechino ha deciso di reagire creando lo yuan digitale, ovvero una propria valuta virtuale

La Cina, che, vari anni fa ha deciso di mettere le criptovalute all’indice, sta lanciando una propria valuta virtuale, appunto lo yuan digitale. A tal proposito, non sono pochi gli esperti economisti che hanno visto questa operazione intrapresa dal governo della Cina, come una vera e propria risposta al lancio di Libra da parte di Facebook. Indubbiamente, la nascita dello yuan digitale, è una decisa rivoluzione tanto nelle forme di pagamento, quanto nel mondo stesso delle criptovalute, visto che lo yuan digitale trova il pieno, totale e incondizionato appoggio del governo cinese.

In questa nuova visione, appaiono essere così lontani i tempi nei quali Pechino accusava le criptovalute di essere lo strumento preferito dalle attività criminali, oltre che considerarle al servizio del traffico di droga e delle frodi finanziarie. Eppure si era soltanto nel 2017! Oggi, invece, Yi Gang, il governatore della Banca Popolare dal marzo 2018, dichiara che questa valuta virtuale sarà associata ai metodi di pagamento elettronico che i cinesi già usano sugli smartphone per pagare la maggior parte dei loro acquisti.

È indubbio che, in un paese così altamente popolato, l’introduzione dello yuan digitale, fornirà una eccezionale occasione per dare vita ad un frenetico shopping online e non solo. Sul funzionamento di questa valuta digitale, Yi Gang, ha ricordato, più volte, che si potrà guardare alla tecnologia blockchain, vedi Bitcoin, così come ad altre tecnologie che si evolverebbero dai pagamenti elettronici esistenti.

In questa ottica, è chiaro di come lo yuan digitale appaia essere, quindi, più una valuta elettronica, cioè memorizzata su un mezzo, che una criptovaluta come Bitcoin, il quale si basa su computer in rete. Ma una cosa è certa: sarà una questione di gestione centralizzata, ovvero l’opposto della filosofia partecipativa del Bitcoin.

Perciò, chi avverte la necessita di comprendere se Yuan Pay Group truffa, si può sottolineare che oltre ad essere appoggiata dal governo cinese, lo yuan digitale troverà assoluta protagonista anche la stessa banca centrale della Cina.

In tutto ciò, è da evidenziare di come lo yuan digitale nasca con l’obiettivo di andare a sostituire il contante. In linea generale, è più che mai evidente che la Cina, con lo yuan digitale e, quindi, la costituzione di una propria valuta virtuale, abbia, sostanzialmente, portato un grande scompiglio nei mercati finanziari. Non per nulla, la Cina era, una volta, una delle roccaforti del Bitcoin, la più diffusa delle valute virtuali.

Solo pochi anni fa, le tre principali piattaforme di trading di Bitcoin cinesi, rappresentavano oltre il 98% del commercio globale. Ma il settore non era regolamentato e le transazioni erano sotto il radar delle autorità cinesi. Nel 2017, Pechino ha posto fine alle incertezze e ha chiuso le piattaforme di trading di criptovalute. Però il regime comunista teme di essere superato dalla valuta della americana Facebook, comunque bloccato in Cina.

Ma, come si sa, i blocchi su internet, possono sempre essere aggirati. Infatti, basta nascondere il proprio IP grazie ad una VPN, ovvero con una rete virtuale privata. Ovviamente, anche il governo Cinese lo sa molto bene e, temendo che grazie Libra della americana Facebook, molti cinesi possano acquistare beni o inviare denaro con la massima facilità come messaggio istantaneo, ha dato vita al progetto dello lo yuan digitale.

D’altra parte, è indubbio che Libra, come Bitcoin, rappresentino un possibile pericolo per lo yuan, in un momento in cui Pechino è ansiosa di stabilizzare la sua valuta. Infatti, l’intero establishment della banca centrale cinese, non ha nascosto che è considerato un pericolo per Pechino e che l’intero sistema monetario internazionale potrebbe essere perturbato.

La banca centrale cinese, perciò, deve rimanere al top, mentre viene utilizzata la carta moneta. Con una criptovaluta nazionale, come lo yuan digitale, le autorità avranno una migliore panoramica delle transazioni nel paese. Inoltre, andando a concludere, questa valuta virtuale potrebbe contribuire a migliorare la gestione del rischio e ridurre il malaffare finanziario.